Mi domando come sia possibile che in questi giorni si parli tanto di una presunta, fondatamente, assai fondatamente presunta violenza sessuale su una ragazza da parte di due pischelletti neofascisti nel laziale (Viterbo), senza neanche citare il più bel libro di Edoardo Albinati, La scuola Cattolica, che contiene una riflessione esaustiva e assai lucida sull'intreccio neofascismo/stupro, proprio a partire dal massacro del Circeo (provincia di Latina) avvenuto nel 1975. Ma forse è vero che i libri non li legge più nessuno, come da tempo si sente dire in giro. Figuriamoci se li leggono i giornalisti, specie se sono libri di mille e rotte pagine. In buona sostanza tutti scrivono e nessun legge, come aveva capito bene il grandissimo Massimo Troisi https://www.youtube.com/watch?v=UrvR3y977bk. A parte me, naturalmente, che in questi anni di pausa dal blog La scuola cattolica l'ho letto due volte (per intero) a estremo ristoro della mia mente e del mio cuore
" Com’era
vestita? Che ci faceva lì? Perché ha dato retta, perché ha
accettato l’invito/il passaggio/la proposta? Come mai non si è
difesa con maggior vigore eccetera. Questi argomenti un tempo evocati
esplicitamente, adesso, in un’epoca di pseudocorrettezza, passano
tra le pieghe del linguaggio come un mormorio invece che come una
netta affermazione, sono le cellule di pensiero che si moltiplicano
intorno al nucleo dello stupro, connettendo tutti i protagonisti, i
colpevoli quanto le vittime, e se i primi non sono casuali non lo
saranno nemmeno le seconde. Anche a queste si applica il principio di
responsabilità: se non fosse stato per le vittime e per il
comportamento o spavaldo o provocante o ingenuo o stupido, il fatto
non sarebbe accaduto, o sarebbe accaduto a qualcun altro. Tra i
crimini, la violenza carnale è quello che meno sopporta di restare
inspiegabile, quello di cui ci si sforza di sottolineare le ragioni
con maggiore accanimento, anche perché sono ragioni che appaiono
ovvie, salta subito all’occhio il rapporto causa-effetto, e se
l’effetto è la violenza messa a segno dallo stupratore, la causa
non potrà che essere la donna. Il ragionamento è: una bistecca
lasciata incustodita, non ci si può lamentare che se la pappa il
cane ".