Mario Pachi. In fondo " groppone " Carlo Monni. Scena del film Berlinguer ti voglio bene (1977)
Questo post l'avevo pubblicato un paio di anni fa. Mi sembra si approprinqui ancora.
Mi scuserà Bersani, al quale, lui lo sa, voglio bene e mando spesso messaggi dai Blog, anche per conto della meravigliosa Accademia di cui faccio parte, per esempio circa il concepimento di una BANCA DEI SALARIATI, o tipo fare il prossimo programma elettorale con un unico punto: ridurre del 15% pensioni e stipendi pubblici nella fascia più alta, quel 30% di privilegiati che se magnano il 60% del reddito disponibile, 'tacci loro. Elezioni vinte di sicuro e conti rimessi in ordine, anche per garantire un salario minimo a tutti i maggiorenni italiani. Ma non è questo il punto. Il punto è l'azione politica. Noi della nostra ACCADEMIA DEGLI INAFFIDABILI, che siamo costretti ad agire nell'ombra per via della resistenza, sappiamo che dietro la sua faccia rassicurante, segretario, c'è un vero leader che ha un bel progetto per salvare il paese, e che solo per prudenza mostra in pubblico un modesto profilo.
Lo sappiamo, Bersani, dentro di lei c'è un combattente forte e coraggioso che sta preparando la svolta immobilista. Infatti, nella nostra sede clandestina di via Ricasoli 4 a Firenze ci prepariamo all'evento studiando tutti i possibili contraccolpi: si informi nei blog nei quali do conto quotidianamente da diversi mesi. Noi, segretario, siamo pronti e in armi, cervelli lucidati bene e tutto, fermi come sassi. Il cambiamento è nell'aria, si sente: basta l'accensione dell'interruttore, che le ci dia i' via, basta le ce lo urli dagli schermi tv, una sera quarsiasi al TG3: COMPAGNI, CONSERVAZIONE!!! E noi si parte! Nel senso... si rimane fermi immobilizzati come siamo ora e i' governo è nostro!!! Siamo 'n tanti, Bersani, che s'aspetta i' momento. Siamo io, i' Cioni, Bozzone, Buio, Renzone, i' Casaglieri, Morando, Mivio, Parisino, Vladimiro, Don Valdemaro, Dinamo, Gnorante, Ester, Marta, Wanda, i' Martini, Rina, Moreno, Fabiana e una sua amica, Furio, Silvia la trans, Marottone, Rosadoni, Santino i' Playboy di Saint Moritz e quasi tutti gli stornellatori in ottava. Segretario... basta che le ci dia i' via, e noi si parte, nel senso che si riman fermi come statue: CONSERVAZIONE!!!
PierLui è un mito, capace di intuizioni politiche folgoranti. Proprio per celebrarlo degnamente, il 19 gennaio 2011 gli dedicavo questo articoletto sul mio blog (in seguito sprofondato insieme alla piattaforma splinder)
RispondiEliminafederico f., aka alan fard
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Pierluigi Bersani, oltre ad essere un uomo capace di rimboccarsi le maniche in ogni occasione, ha dimostrato di essere davvero il più degno segretario di quel partito che non c'è che ha ancora il coraggio di guidare. E sia lode alla sua tenacia, una volta tanto.
Erede della grande, luminosa e preveggente tradizione dei Veltroni e dei D'Alema, i giustamente famosi e mai abbastanza lodati teorici e praticanti sul campo dell'immobilismo attivo, il buon Pier (da non confondersi con un altro Pier, la nota tenutaria di bordelli targata DC) ha dimostrato nei fatti di saper immettere nuova linfa nel solco di quella corrente di pensiero e di quella prassi politica che, oltre a fare dell'incapacità di partorire la ben che minima idea il nucleo generatore della loro esistenza, possono annoverare, tra i loro meriti veramente impagabili, tanto per citare fior da fiore, l'aver saputo trasformare una memoria secolare di lotte in carta da parati per arredare l'ufficio di Eugenio Scalfari e di Ezio Mauro. E infatti, il tenace Pier (da non confondersi etc. etc.) è riuscito, dopo giorni e giorni di ripensamenti e di riunioni notturne con se stesso, a dare uno strappo al froufrouìsmo consuetudinario della sinistrina di cui è l'amministratore delegato e il giudice fallimentare. Da non credere! Tale è stata la virulenza del colpo, che Franceschini e Renzi sono ancora ricoverati sotto osservazione e costantemente monitorati. Di cosa si tratta? Semplice: il coriaceo Pier (da non confondersi etc. etc.) ha chiesto le dimissioni immediate del ducetto trinariciuto in fregola da overdose di viagra, appellandosi all'articolo 54 della Costituzione.
"Una svolta del genere avresti almeno dovuto concordarla con noi", gli ha gridato uno dei due dioscuri (quello alle orecchiette con le cime di rapa). "Mi hai rovinato la piazza, spiattellando ai quattro venti la tesi rivoluzionaria che propongo col mio ultimo libro, di imminente uscita!", gli ha fatto eco l'altro dioscuro (quello all'amatriciana).
Calma, ragazzi, ma cosa avete capito? Ma di quale svolta rivoluzionaria parlate? Niente sconvolgimento del solito trantran froufrouìsta, ma che siamo matti? E' che il buon-tenace-coriaceo Pier (da non confondersi etc. etc.), fatti quattro calcoli, ha ritenuto, da quell'accorto ragioniere che è sempre stato, poco opportuno politicamente farsi scavalcare a sinistra dalle solite (sante tonache) BR. E scusate se è poco! Meglio giocare d'anticipo, cari compagni e amici. Provate a pensare cosa succederebbe se un'idea del genere venisse anche alla coppia Bertone&Ruini e quelli ci precedessero (anche loro!!!) nella richiesta: chi gliele spiega, poi, alla base, le ragioni del nostro ritardo storico?
Se ne troverà un altreduno?
RispondiEliminaOnore al compagno Giuseppe Stalin terrore dei fascisti e dei falsi comunisti!
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