preghiera alla stampa
La realtà ci ha degli scatti di fantasia che nemmeno fosse l'immaginazione... Prendiamo il caso del povero Vittorio Arrigoni: era uno che ce l'aveva parecchio con il governo israeliano, descrivendone in diretta i crimini, da esso perseguitato e due volte arrestato (e torturato, secondo la diretta testimonianza dell'attivista ucciso); era nel mirino di fanatiche organizzazioni filoisraeliane, che lo avevano incluso in liste di uomini da eliminare; era anche piuttosto critico con Hamas, sostenendo e raccontando i recenti tentativi di protesta giovanile contro il governo palestinese, fatti in nome della libertà, sull'onda delle proteste nordafricane, sia attraverso i blog che con manifestazioni di piazza, ma efficacemente repressi dalla polizia palestinese.
Insomma, a uno così, che gli succede? Guarda un po' i Salafiti, che sono una sorta di islamisti più radicali ancora del governo di Hamas e assolutamente nemici di questo, con la scusa che Arrigoni sarebbe stato colpevole di propagandare valori filoccidentali, che non regge in nessuna maniera, decidono di rapirlo per usarlo come merce di scambio per trattare con il governo di Hamas la liberazione di propri militanti incarcerati. Boh! Devono essere proprio scemi, dico io, a prendere in ostaggio un militante di ONG critico con Hamas stessa invece di uno solidale, oppure, ancora meglio, uno stesso militante di Hamas. In più, devono essere totalmente idioti a far fuori uno dei nemici giurati del governo di Israele che faceva danni piuttosto evidenti sul fronte di guerra dell'informazione, che sappiamo tutti pesa quanto quella delle armi vere, essendo stato tra l'altro il primo giornalista del mondo a riferire in diretta da Gaza circa i massacri israeliani a danno della popolazione civile nell'ultima sciagurata guerra del piombo fuso.
Io penso notoriamente che la realtà non esista, ma, in subordine, se ne esistesse una, che essa non potrebbe avverarsi in modo così cretino, se non quella creata ad arte da informatori che considerano cretini tutte le loro vittime. Infatti il piombo fuso è prima di tutto quello dei caratteri di stampa.
PS: Vittorio Arrigoni si era pochi mesi fa permesso di criticare pesantemente lo scrittore realista Roberto Saviano per la sua adesione a una manifestazione filoisraeliana. Sarà stata anche questa una colpa per i Salafiti? Qui il video.
Il quadro è 'St. Peter Repentant' - Francisco de Goya
Il popolo televisivo (l'unica "realtà" accreditata dell'universo) crede e sa per lo più l'esatto contrario di quello che succede veramente. Parlare di Israele in toni men che rispettosi significa passare per "antisionisti" (come se questo potesse essere un insulto).
RispondiEliminaIl povero Arrigoni è solo un'altra vittima dei veri padroni della realtà debut se siecle.
Ma ormai è la noia a farla da padrona.
La ggente è talmente sfinita che non ha nemmeno più importanza se crede o non crede alle palle del sistema-informazione. Non fa più differenza. Da qui il fatto che le menzogne diventano sempre più grossolane.
Non resta che sperare nel 2012 dei Maya. Si fa ppe' dire, neh?
Massimo
Io quelli che vanno a fare girnalismo-attivismo-propaganda-militanza in Palestina o posti del genere, e ci vanno disarmati, non li ho mai capiti.
RispondiEliminaMassimo quello è il punto, che la realtà, sopraditutto quella principale, frutto di narrazioni vecchie e nuove da parte dei dominanti, è un prodotto che ha dei padroni, che non è gratis, che non la si possiede per diritto di nascita, che chiunque operi in suo nome opera alle dipendenze dei capitalisti della realtà grandi e piccoli eccetera eccetera
RispondiEliminaYanez io non capisco chi vuole la verità o nulla, non facendosi una ragione che è più intelligente vivere nel mondo delle bugie, che sono sterminate e alla portata di tutti, mentre la verità, se esiste, è una sola, e in quanto tale, del tutto inaccessibile ai non abbienti... comunque nemmeno io considero saggio chi si avventura in territori di guerra senza protezioni, ma penso che il povero Arrigoni le protezioni le avesse. Quello che mi fa specie, ripeto, è che ci raccontino l'omicidio come maturato e avvenuto all'interno di Hamas: non è vero che in guerra la prima vittima è la verità, che infatti non esiste alla pari della realtà; la verità è che sempre di più la vittima è la bugia, l'uso diciamo responsabile di essa, che tenda almeno alla verosimiglianza. In questo senso, al di là dei conflitti veri e propri, quanta guerra c'è in giro?