1
Una volta, sarà stato 3 o 4.000 giorni fa, fui ingiustamente incarcerato per sedici (16) ore. Mi furono sufficienti a poter capire che il carcere è anche una sorta di speciale fabbrica dove si produce paura, che i detenuti, nei quali la si immette in quantità copiosa, hanno l’incarico, secondo me studiato a tavolino da chissà quale Grande o piccola Fratelleria, di diffondere nella società una volta usciti. Perché la società che hanno inventato loro, i Grandi e piccoli fratelli, quella che gli scrittori impegnati chiamano anche realtà, è fondata evidentemente sul sentimento di paura: paura di essere aggrediti, paura dei diversi, paura di non farcela economicamente, paura di avere un’ignoranza di pessima qualità a confronto di quella ultima uscita appena acquistata dai vicini, paura di non essere vincenti, paura finanche di dichiarare un amore. En passant osservo che se fossimo un paese davvero civile impediremmo certa industriosità, certi commerci, e ci occuperemmo di carceri assai di più di quanto facciamo (e di campi di detenzione lager denominati CIE). Non foss’altro per furbizia, dato che con l’aria che tira il carcere e il lager potrebbero rivelarsi meno distanti dalle nostre prospettive di quanto si immagini comunemente. Vi metto paura?!
La paura è un prodotto che tira, perché L’IMPAURISMO con il quale i grandi e piccoli fratelli ai vertici della piramide ci governano non finisce mai Ma noi, che siamo almeno un po’ smagati, bisogna opporsi e sottrarsi alle loro furberie oppressive con la forza della Classe [nel senso dell’eleganza]. Il verbo governare, del resto, lo usano più appropriatamente gli “ stupidi “ contadini, ma riferito alle loro bestie, inispecie ai maiali. E noi bestie non siamo mica... e loro la Classe dei contadini se la sognano!
La paura è un prodotto che tira, perché L’IMPAURISMO con il quale i grandi e piccoli fratelli ai vertici della piramide ci governano non finisce mai Ma noi, che siamo almeno un po’ smagati, bisogna opporsi e sottrarsi alle loro furberie oppressive con la forza della Classe [nel senso dell’eleganza]. Il verbo governare, del resto, lo usano più appropriatamente gli “ stupidi “ contadini, ma riferito alle loro bestie, inispecie ai maiali. E noi bestie non siamo mica... e loro la Classe dei contadini se la sognano!
Blablaistico dire che contro la criminalità, in tutte le sue forme, bisogna impegnarsi più che si può, nel senso della magistratura e delle forze di polizia; in questo momento sopra di tutto contro i reati di corruzione familistica economico-finanziaria, che rendono impossibile una reale competizione sociale, l’emergere di soggettività e di qualità in qualsiasi campo. Ma la famiglia, in Italia, vienghi purtroppo prima di tutto: la propria famiglia! E chissenefrega se si ottengono benefici a danno delle altre, di famiglie, che a loro volta... vedrai... ottengono benefici a danno della nostra... In Italia sarebbe meglio dire la famghiglia?
Come mai, stando così le cose, in fatto di criminalità l’intelligenza nazionale non si concentra sui problemi primari, e si concentra al contrario su problemi in qualche modo secondari? Non è che si può sospettare, come fanno i più deboli tra noi, per di più in maniera sconclusionata, che l’intelligenza nostrana agisce in modo da spostare l’attenzione dai problemi veri perché è al soldo dei potentati? Non è che certi problemi si amplificano non per coscienziosità ma per sostanziale collusione, volontaria o, viene da sperare, più spesso involontaria? E' d’uopo la citazione da " a ciascuno il suo " di Leonardo Sciascia: " quando si cominciano a combattere le mafie vernacole vuol dire che già se ne è stabilita una in lingua... " E' uguale a ora: si combattono (?), peraltro a parole, e coi migliori ministri dell'interno di sempre... le mafie vernacole per coprire quelle in lingua. Le mafie vernacole dei malamente nascosti negli scantinati, i quali, curiosamente, vengono sorpresi nei loro luridi rifugi nello stesso tempo in cui li si descrive nascosti in luridi rifugi.
Vi maraviglierà sapere che in Italia non c’è nessuna emergenza criminalità, in senso stretto di violenza sulla persona, fatta salva la regione Calabria, dove il tasso di omicidi è doppio rispetto alla media europea, ma più basso assai di certe regioni ungheresi e finlandesi. Il tasso di omicidi in Campania, per dire, nella gomorresca Campania, è in linea con la norma europea. Però il tasso complessivo italiano, in termini di omicidi, è quasi dimezzato, sempre rispetto alla media europea. Se poi si pigliano a confronto lameriche, salta agli occhi che il dato yankee dei delitti violenti è pari almeno a 5 volte i delitti europei, in alcuni Stati 10, 20, 30 volte. Infatti le loro carceri, a proporzioni fatte, contengono 5 volte più detenuti che in Italia, costituendo peraltro un ottimo comparto dell'occupazione e dell'economia, essendo anche private. Circa l’artre 'meriche, 'nortre, vienghi a sapere - perché le cose, si viadi o si arriesti, si vienghino a sapere sempre - che il proiettato nel sol dell’avvenir Venezuela ha tasso di omicidi anche 100 volte superiori alla Campania, e in generale circa 50 volte superiori che da noi: in Italia avvengono 700 omicidi all’anno, per una popolazione di 60 milioni di persone, contro i 16.000 del Venezuela nel 2009, che ha una popolazione di 28 milioni di persone. Si legge che in Venezuela scherzano dicendosi che sarebbe meno pericoloso vivere in Iraq o in Afghanistan...
Vienghi da dimandarsi: a chi giova di preciso diffondere il panico? Ad alcuni partiti di sicuro... specie del nord est, dove la vita sarebbe forse impossibile senza queste forme di consolazione... Ma più in generale, l’atteggiamento amplificativo falsario, vienghi utile a ‘o sistema editoriale, che deve vendere tutti i giorni... Vienghi da dimandarsi perché alcuni scrittori, appiccicati alla realtà come le cozze agli scogli, vienghino celebrati in quanto praticanti dell’IMPAURISMO DEL TERZO TIPO, in quanto diffondenti a piene mani dati impauristici conformemente ai bisogni di ‘o sistema di dominio, che infatti, guarda caso, li premia facendoli articolare in prime pagine, facendo loro sontuose promozioni, invitandoli ovunquessia, producendo loro costosissimi programmi tv, li premia financo con le candidature ai premi internazionali fondati da inventori di micidiali armi. C’è addirittura chi chiede per loro la nomina di senatore a vita. E del loro cavallo no?
Ps: la mia è naturalmente invidia: vorrei io essere contemporaneamente a foglio paga di Berlusconi e De Benedetti, e adesso pure Murdoch, e di chissà chi altro! Vorrei io essere inneggiato come il salvatore della patria da moderne destre fatte da vecchi fascisti e vecchie sinistre fatte da moderni comunisti! Eccome se vorrei! Mafforseancheno!
Come mai, stando così le cose, in fatto di criminalità l’intelligenza nazionale non si concentra sui problemi primari, e si concentra al contrario su problemi in qualche modo secondari? Non è che si può sospettare, come fanno i più deboli tra noi, per di più in maniera sconclusionata, che l’intelligenza nostrana agisce in modo da spostare l’attenzione dai problemi veri perché è al soldo dei potentati? Non è che certi problemi si amplificano non per coscienziosità ma per sostanziale collusione, volontaria o, viene da sperare, più spesso involontaria? E' d’uopo la citazione da " a ciascuno il suo " di Leonardo Sciascia: " quando si cominciano a combattere le mafie vernacole vuol dire che già se ne è stabilita una in lingua... " E' uguale a ora: si combattono (?), peraltro a parole, e coi migliori ministri dell'interno di sempre... le mafie vernacole per coprire quelle in lingua. Le mafie vernacole dei malamente nascosti negli scantinati, i quali, curiosamente, vengono sorpresi nei loro luridi rifugi nello stesso tempo in cui li si descrive nascosti in luridi rifugi.
Vi maraviglierà sapere che in Italia non c’è nessuna emergenza criminalità, in senso stretto di violenza sulla persona, fatta salva la regione Calabria, dove il tasso di omicidi è doppio rispetto alla media europea, ma più basso assai di certe regioni ungheresi e finlandesi. Il tasso di omicidi in Campania, per dire, nella gomorresca Campania, è in linea con la norma europea. Però il tasso complessivo italiano, in termini di omicidi, è quasi dimezzato, sempre rispetto alla media europea. Se poi si pigliano a confronto lameriche, salta agli occhi che il dato yankee dei delitti violenti è pari almeno a 5 volte i delitti europei, in alcuni Stati 10, 20, 30 volte. Infatti le loro carceri, a proporzioni fatte, contengono 5 volte più detenuti che in Italia, costituendo peraltro un ottimo comparto dell'occupazione e dell'economia, essendo anche private. Circa l’artre 'meriche, 'nortre, vienghi a sapere - perché le cose, si viadi o si arriesti, si vienghino a sapere sempre - che il proiettato nel sol dell’avvenir Venezuela ha tasso di omicidi anche 100 volte superiori alla Campania, e in generale circa 50 volte superiori che da noi: in Italia avvengono 700 omicidi all’anno, per una popolazione di 60 milioni di persone, contro i 16.000 del Venezuela nel 2009, che ha una popolazione di 28 milioni di persone. Si legge che in Venezuela scherzano dicendosi che sarebbe meno pericoloso vivere in Iraq o in Afghanistan...
Vienghi da dimandarsi: a chi giova di preciso diffondere il panico? Ad alcuni partiti di sicuro... specie del nord est, dove la vita sarebbe forse impossibile senza queste forme di consolazione... Ma più in generale, l’atteggiamento amplificativo falsario, vienghi utile a ‘o sistema editoriale, che deve vendere tutti i giorni... Vienghi da dimandarsi perché alcuni scrittori, appiccicati alla realtà come le cozze agli scogli, vienghino celebrati in quanto praticanti dell’IMPAURISMO DEL TERZO TIPO, in quanto diffondenti a piene mani dati impauristici conformemente ai bisogni di ‘o sistema di dominio, che infatti, guarda caso, li premia facendoli articolare in prime pagine, facendo loro sontuose promozioni, invitandoli ovunquessia, producendo loro costosissimi programmi tv, li premia financo con le candidature ai premi internazionali fondati da inventori di micidiali armi. C’è addirittura chi chiede per loro la nomina di senatore a vita. E del loro cavallo no?
Ps: la mia è naturalmente invidia: vorrei io essere contemporaneamente a foglio paga di Berlusconi e De Benedetti, e adesso pure Murdoch, e di chissà chi altro! Vorrei io essere inneggiato come il salvatore della patria da moderne destre fatte da vecchi fascisti e vecchie sinistre fatte da moderni comunisti! Eccome se vorrei! Mafforseancheno!
Buona sera, signore Larry.
RispondiEliminaSo andato a vedere; mi pare che vi siete sbagliato: era il 22 di novembre.
Ho trovato questa scusa, par scrivere, chè mi sto vergognando come a uno che ha rubato, che non mi ho fatto sentire più da tanto tempo.
Tengo l'impressione che non mi sento tanto bene e che non mi viene niente da dire: sta succedendo, certe volte mi metto a pensare, proprio come avevate detto voi una volta; chè mi sto mischiando co tanta belle persone.
E sto un poco confuso, chè non capisco se so loro che che mi vogliono bene a me o io che, fino a mo, non avevo capito niente.
Una cosa è sicura: tengo na paura che tant'amore, io, non lo tengo.
Può essere ch'ho scritto nu sacco di fesserie, chè non ho letto nemmeno quello che avete scritto sopra. Se non vi sentite troppo arrabbiato co me, io vi volevo soltanto mandare un saluto.
Contadino carissimo,
RispondiEliminaper me Voi siete sacro come la Vostra terra dalla quale anche proviene la mia stirpe, potete fare come volete. Lo siete dal momento che ho letto quella fantastica lettera, in particolare quando dicevate " Mi fa piacere che almeno non vi mangiate più le polpette coi veleni e che prima di uscire sul pianerottolo sguardate dallo spioncino chi c'è e chi no ": da quando applico il consiglio, peraltro, la mia vita scorre meglio assai. Vi rimando il saluto.
Ora sono ossessionato dai delitti in certe regioni finlandesi.
RispondiEliminaBuongiorno a voi,signore e signori e non, contadine e contadini e non, Larry e non, Ma (s)si e no(n)...
RispondiEliminaMi viene a pensare che mentre in Italia, un po nel Mediterraneo Europeo, ma anche nei Balcani... e pure nella novella russa...si uccide per la passione di ogni tipo, nel centro-nord, nella cosi-detta Europa della civiltà industriosa si ammazza per noia... Siccome ci sta più noia che passione nel animo umano, può essere che tornano i conti secondo cui gli ungheresi ed i finlandesi sono più criminosi dei popoli del Mediterraneo e dei Balcani
PS. Yanez... ci tenga aggiornati con le ricerche... se non ci fossero abbastanza delitti se ne inventi qualcuno... o, al limite, se ne inventi certi regioni finlandesi... Nel caso avesse bisogno, le indico una lettura obbligatoria... Adesso la sto facendo lunga, ma mi viene in mente un bel saggio di Shklovski, che si chiamava "Monumento a un errore scientifico", in cui si raccontava come dei geografi avevano fatto una magnifica mappa, di una bellezza mai vista... ma c'era un errore, sulla mappa c'era una località che in realtà non c'era... Ma come la scienza non si può sbagliare, allora decisero di aggiustare la realtà, costruendo il borgo che non c'era... e la scienza triunfò...
Adesso la paura che tengo è che non vorrei si arrivasse ad ammazzare di più per dare ragione a chi dice che in Italia c'è tanta criminalità...
Contadina senza terra
PS.Larry, mi sembra una bella trovata riciclare i post...