Affollato congresso di impauristi TQ
A parte il fatto che secondo me, in termini di legalità, non si sa se fa più danni il mondo farmaceutico o quello mafioso. Ma, superando il facile paradosso, mettiamola a questa maniera: ci sono i malamente delle mafie o no? Se ci sono, e sono potenti come dicono gli scrittori impegnati a incidere sulla realtà (così impegnati che ci hanno poco tempo per documentarsi, studiare e riflettere), gli è un casino. Perché queste mafie, dicono questi scrittori qui, fanno volumi d'affari mostruosi da anni; quindi, sempre secondo gli scrittori impegnati - che per la fretta di incidere citano poco le fonti - manovrerebbero centinaia di miliardi di euro all'anno, pari e più del PIL di intere nazioni. Mmhhh... Mi torna poco...
Mettiamo che questo PIL delle mafie sia 200 miliardi di dollari, qualcosa come 140 miliardi di euro, 9% circa del PIL italiano; sarebbe pari alla somma del PIL di intere nazioni, per es. Lussemburgo, 41, Slovenia, 56, Malta, 10, Lituania, 56, Lettonia 32; il che vorrebbe anche dire che le mafie sarebbero detentrici di gran parte del cosiddetto risparmio delle FAMIGLIE italiane, perché facendo utili facili in quella misura da almeno 50 anni, dove volete che siano finiti i soldi se non in risparmio, BTP, azioni, titoli, terreni, immobili? Per non dire che le mafie sono proprietari di imprese industriali, commerciali, e turistiche. Per non dire che controllano il sistema delle professioni, perché sempre loro sarebbero a distribuire le parcelle più attraenti... Per non dire che l'intreccio economia sana economia mafiosa è oramai inestricabile. Per non dire dell'intreccio coi partiti e con il clero. Per non dire che se una parte così' consistente di PIL e di risparmio è in mano alla malavita, vuol dire che la malavita fornisce almeno parte del reddito di milioni e milioni di famiglie di povera gente... milioni di famiglie... i cui componenti dovrebbero adeguarsi tutto a un tratto a diventare farmacisti... La vedo dura.
Rassegnamoci, Saviano, non impuntiamoci: se legalizzano le droghe - cosa che del resto, per verificarsi, deve abbattere numerosissime barriere, forse foraggiate dalle mafie stesse – in ultima analisi i malamente si metteranno a fare i malamente in altri settori, per primo quello delle scommesse, facile facile, settore nel quale a truccare i risultati, in qualunque sport, non ci vuole nulla e si rischia pochissimo (nel calcio, per esempio, non se ne vedono troppi di 3 a 3? La Ferrari non perse un titolo, ritenuto già in tasca, all'ultimissimo minuto? L'Italia calcistica, detentrice del titolo, non fu mala mente eliminata al primo turno allo scorso mondiale).
Insomma, Saviano e suoi discepoli, un certo grado di criminalità, nei paesi occidentali, è fisiologico, inutile dire... Ad ogni modo in Italia tutti gli indici di criminalità sono piuttosto bassi, se confrontati coi principali paesi occidentali: anche qui bisogna mettersi l'anima in pace, non diventeremo mai evoluti come gli americani, che che ne dica la narratologia impauristica. Certo, si può tentare di essere virtuosi al massimo, ridurre a zero l'incidenza della criminalità (ma resterebbe la piaga corruzione, praticamente legale... perché i taliani senza non sanno vivere...). Certo, si possono arrestare i malamente delle mafie, come avviene con preoccupante regolarità a tot al giorno da un certo numero di anni (8 pericolosi mafiosi al giorno, propagandava la Lega del miglior ministro dell'interno degli ultimi 150 anni...), ma il problema della presenza criminale resterà inalterato, perché appena uno viene arrestato subito viene sostituito da un altro e così via (c'è chi sostiene che gli arresti avvengono con regolarità perché i clan vincenti mettono parte dei perdenti a disposizione delle forse dell'ordine).
L'unico modo che gli Stati hanno per ridurre drasticamente la criminalità, storicamente parlando, è renderne legale l'oggetto, su questo ha ragione Roberto Saviano. Ma una volta resa legale una certa forma di criminalità se ne fuoriusce subito un'altra, ancora illegale, e non si finisce mai... Meglio lasciare tutto come sta - ché del resto le mafie, storicamente parlando, le producono gli Stati, evidentemente perché esse sono ad essi funzionali...
Meglio lasciare tutto come sta, anche sulla droga: mafia da una parte e farmacie da quell'altra, se no c'è il caso di peggiorare... e di creare incertezza, che destabilizza i cittadini onesti.
I savianisti, essendo tifosi sfegatati, ciò non possono capirlo. Ma l'intelligente Saviano?
Ps: stando come stanno le cose, è piuttosto il caso di fare appelli alla responsabilità delle mafie perché non facciano fallire lo Stato che tanto bene taglieggiano, forse per conto dello stesso Stato (un casino, l'Italia): MAFIOSI, NON FATE SCHERZI, COMPRATE BTP!
Ps2: rallegramenti a Rodolfo (Carlo, non so so perché avevo scritto il figlio) De Benedetti, i suoi dipendenti Concita de Gregorio e Roberto Saviano si giocano sul filo di lana la prestigiosa candidatura ad allenatore della squadra di indignazione acrobatica che parteciperà alle prossime olimpiadi.