Larry Massino is back, dispartito, tornato at home. Un caloroso abbraccio a tutto il suo pubblico, Floarea, Davide, Rita, Francesco: meno dei 25 lettori che immaginava di avere Alessandro Manzoni, ma senz'altro più qualificati.

mercoledì 27 ottobre 2010

Nineddoche 122

Un onorevole è stato preso a pugni per strada. L’aggressore è scomparsa nel nulla, nel quale, poco dopo, ha incontrato di nuovo la vittima.

Nineddoche 48

Le parole ci accolgono tutti nel loro grembo materno, gratis - in questo meglio del fuoco - permettendoci di inventare realtà a nostro piacere, e insegnandoci, indirettamente, che la realtà, essendo inventabile all'infinito attraverso l'uso delle parole stesse, non esiste.

domenica 24 ottobre 2010

Mae West

«E lei che mestiere fa?»
«L'uomo politico».
«Neanche a me piace lavorare».

sabato 23 ottobre 2010

Romanzerie

Un romanziere dovrebbe sempre poter dire dei romanzi: se è un romanzo-verità non mi interessa; pure, se il tale romanzo  si ispira alla  realtà non mi interessa; mi interessa la realtà solo quando   si ispira ai romanzi.

Arbasino santo subitaneo

Alberto Arbasino per "la Repubblica" - Vorrei soltanto informare che in tanti anni di professionismo (ne ho più di ottanta), mai ho ricevuto offerte dirette o indirette di compensi o cachet per qualsiasi partecipazione a qualsiasi programma culturale in qualsiasi rete tv grossa o piccola. Neanche un qualche «diritto di parola».

giovedì 21 ottobre 2010

Sarah(nno) Scazzi!

Devo per forza scrivere su questa abominevole vicenda, perché credo di essere stato tra i pochi italiani a dire subito, anche in più qualificati blog letterativi, che la confessione del contadino  non prova nulla, aspettassero a chiamarlo orco. Dio! Anche a dire che il garage non è il luogo del delitto, altrimenti l’avrebbero posto sotto sequestro giudiziario. 

A questo punto, immagino che neanche la casa è il luogo del delitto, se no lo stesso: sequestro giudiziario. A questo punto devo pure immaginare che gli inquirenti sanno da subito qual’è il luogo del delitto, perché non possono rischiare di arrivare al processo e dire al giudice: “ sa, non ci andava di mettere sotto sequestro il garage, né la casa, ci sembrava di sgarbo a tutte quelle televisioni che ci avevano fatto i loro studi “. A questo punto, non posso fare a meno di immaginare che tanti giornalisti sanno, soprattutto quelli delle testate più ricche (secondo me stanno girando soldi, tanti soldi, intascati anche da persone vicine ai parenti, magari a loro insaputa!), ma centellinano la storia d’appendice.  A questo punto, posso financo immaginare che sa pure la madre di Sarah, che non a caso descriveva il cognato Michele come un santuomo: «Se dovessi escludere una persona io escluderei proprio mio cognato, lui non c'entra niente».

Allora, cosa bisogna aspettarsi nei prossimi giorni, e mesi, e anni? Nelle prossime puntate assisteremo al processo  agli adolescenti, ai ragazzi italiani di periferia, agli amici di Sarah, ai loro strani modi di riunirsi e passare il tempo? In una delle ultimissime puntate della prima serie della fiction, il colpevole diventerà direttamente Sarah, verginella troppo ansiosa di diventare grande? Che altro?  Rumeni non ce ne vogliamo mettere nemmeno uno in questa storiaccia? Che figura ci facciamo coi razzisti che pagano il canone anche loro e comprano i giornali anche loro? Ma sì, certo, ci metteranno di tutto in questa orribile macedonia di sangue, come è sempre successo nell’up and ice. Forse anche altro sangue, che farebbe alzare lodience  televisivo meglio di una dose tripla di viagra.

Non so. Credo che ci lasceranno un po’ con il fiato sospeso, ma inizierà presto la seconda serie, il processo, che verrà fatto direttamente alla povertà: colpevoli sono i poveri. Oserei aggiungere che il processo verrà fatto  ai poveri in quanto tali e,
implicitamente, al loro allontanamento dai canoni estetici regolari,  nonché alla mancanza di adeguata cultura di tutti i protagonisti, che non leggono, ma ascoltano pessima musica e guardano pessissima tv. Insomma,  tutti si dovranno mettere bene nella zucca che  i colpevoli sono  poveri e  brutti, a prescindere. I poveri sono BRUTTI, SPORCHI E CATTIVI. Una vecchia storia. Punto.  


Ps: La terza serie, quella del processo d’appello,  sarà un flop, perché sarà quella sociologico-educativa fatta per accontentare la moglie del Presidente della Repubblica, che un giorno fingerà di indignarsi per via che  la tv è volgare e diseducativa.  Del resto è vero che la tv è così. Ma peggio della realtà, non c’è nulla.

mercoledì 20 ottobre 2010

Nineddoche 118

La fantasia, umanamente parlando, può salvare. Se non hai fantasia, nel giorno di oggi, sei un disgraziato che ti tocca vivere nell'immaginario degli altri, o, ancora peggio, nell'immaginario sociale, che è qualcosa di mezzo tra il lazzaretto e la caserma. I bambini si salvano con la loro, di fantasia. Fosse per le madri, però, la maggior parte dei casi, lo sanno tutti, i bambini si fermerebbero dopo aver imparato le parole mamma, pappa, cacca. Sono protettive, le mamme. Maanche, nel loro cuore, lo sanno che i bambini hanno fantasia, e che quindi sfuggono da subito al loro controllo. Quelli regolari! Invece non potevano, le madri più sfortunate, prevedere i bambini frutto delle contraddizioni del progresso, tanti di quelli delle ultime generazioni. Questi monulli  sono sì più resistenti di quelli classici, se vuoi li puoi metter anche in lavatrice, specialmente da piccolissimi, ma risultano alla lunga insopportabili alle loro stesse fattrici, perché si autocensurano e non mettono mai in moto il meccanismo dell'immaginazione. 
Questi neoesseri – che sarebbero stati da esorcizzare - fin dai primi passi  volgono lo sguardo dalle loro amorevoli madri verso il faro paterno del potere, il quale naturalmente li apprezza molto, perché spontaneamente si sottomettono all'autorità patriarcale, e perché sarebbero   secondo lui efficaci esseri nuovi ai quali non necessità la libertà per vivere. Nessuno sa quanti siano, ma gli esseri irregolari si sono moltiplicati negli ultimi anni, e sono diventati un problema grosso per le nostre società. Ognuno di noi può rendersene conto. Intorno a noi ci sono tanti adulti senza fantasia che sanno solo coniugare le parole mamma, babbo, pappa, cacca e poche altre imparate più grandicelli parte papà, tra cui calcio, auto, culo, cazzo, fica, pane, lavoro. Questi signori tutti insieme, per via della crisi del progresso, si candidano a diventare maggioranza mondiale, a toglierci  il piacere della fantasia e della libertà. Non si offendessero se cercheremo di ostacolarli e se li tratteremo come esseri difettosi, da vendere sottocosto, se possibile da scartare dalla produzione.

martedì 12 ottobre 2010

Afghanistan

 
Afghanistan: l’arte di perdere una guerra il più possibile lunga e costosa, ottenendone il maggior vantaggio, maggior vantaggio  che a vincerla. 

lunedì 11 ottobre 2010

Nineddoche 119

Il nulla non è granché. Ma tra l’idiozia e il nulla meglio il nulla. Un pensiero andrà forse  ricostruito, ma bisognerà ripartire dal nulla, non dall’idiozia nella quale si trova quasi sempre attualmente. E comunque sapendo bene che è meglio rimanere nel nulla che ripiombare nell’idiozia. Dal nulla si può sempre creare qualcosa, anche senza essere Dio. Dall’idiozia no, non c’è cristi!

giovedì 7 ottobre 2010

Epistola prima agli editori



Nota biografica



Larry Massino è uno pseudonimo, che non so neanche se va bene nel letterativo italiano odierno ma sì forse. Forse non  va detto qui, ma la persona che se lo è dato ne possiede numerosi altri di questi pseudonimi, Larry, Larry Portoghese, Larry Inferiore, Larry Generico,  John Lenient, Frank Stella, Tom Marinelli evvia evvia. Come saprete, nel dna degli pseudonimi c’è talvolta il vezzo di avere eteronomi, che almeno un po’ condividano o contrastino le sue idee, a quel punto diventate le idee dell’ortonimo, che  a sua volta condivide o contrasta quelle del suo principale, sempre per caratteristiche precipue del dna. Allora il novero dei nomi si allarga tanto, ma non sto qui a farli, perché tanto sono eteronimi piuttosto anonimi.

Comunque, il fulcro, la persona anagrafica, è un ex barista, professione abbandonata non definitivamente a  17 anni, perché a quei tempi non c’era verso, praticando quel pur nobile  mestiere, aver successo con le ragazze. Così almeno gli pareva. A ripensarci fu forse una scusa. Di ragazze infatti nemmeno dopo aver abbandonato la professione sebbene non del tutto definitivamente. Ragazze  solo in seguito piuttosto carine ma poche credo sopra di tutto  in ragione statistica dovuta alla maggiore età sopraggiunta da un pezzo.

Il proprietario di Larry Massino nella vita  gli sono successe tante avventure forti più reali che immaginarie.  Non è questo il punto. Si avvicinò al letterativo per via che cominciò a frequentare una biblioteca dove  ci andavano i suoi amici studenti seri. Allora si mise a leggere anche lui anche più dei suoi amici studenti seri. Con il passare degli anni leggi oggi leggi domani senza smettere mai che i suoi amici pure lo isolarono causa fanatismo, si mise in testa che poteva scrivere romanzerie anche lui, ma con calma, che non gli correva dietro nessuno. Infatti non scrisse nulla. Nel frattempo cominciò a avere successo con le ragazze dato  forse il montante fasciente intellettivo, ragazze in genere  di segmento alto che in gran parte disdegnava, sciaguratamente, oggi se ne rende ben conto, anche nell’interno stesso della biblioteca dove piuttosto elegante vagabondandyggiava tutta la giornata oramai da anni.

Le letture finalmente  si diradarono. Intorno a lui facevano tutti teatro si mise anche lui a fare teatro. Fare teatro richiede parecchio impegno e anni di dedizione. Ci mise parecchio  impegno e anni di dedizione. Non sa se ha fatto capolavori nel teatro ma qualcosa ha fatto come organizzativo autore  e regista di attori quasi sempre geni sgangherati. Dopo alcuni lustri le circostanze lo hanno portato a allontanarsi e isolarsi anche da questa disciplina.

Pare  venuto il momento buono per scrivere anche lui, almeno per rispondere agli altri che fai scrivo, per permettere a sua moglie di rispondere che fa tuo marito scrive, per permettere alla suocera che fa suo genero è triste scrive. Qualcosa  ha scritto. Fosse mai che  il suo punto di svista disinteressi a qualcuno.  In ogni caso, e precauzionalmente,  non ha  ancora deciso di chiudere  del tutto  con la  professione di barista abbandonata non definitivamente a  17 anni. Ai giovani si sente di dare il seguente consiglio: non abbandonate mai definitivamente le vostre ex professioni. Agli anziani in coppia si sente di dare il seguente consiglio: non lasciatevi ormai. Agli anziani soli si sente di dare il seguente consiglio: andate a imbroccare ai giardinetti anche gay va bene purché tra la vostra età.  Ora la smette coi consigli  per non annoiare, ma  come ogni romanzista dell'attuale dispone di consigli copiosi per qualsivoglia categoria umana in qualunque fase della vita, dagli elettricisti apprendisti ai diaconi in  pensione, che squacchera naturalmente nelle sue prose  in forma occulta di riflessioni pacifiche sul vivere contemporaneo.

Finisco  ribadendo  una momentanea  antipatia verso la figlia maggiore dell’attuale presidente del consiglio, che secondo me non è nemmeno  carina come in tanti vogliono far credere.  L’antipatia generica, mi si obbliga  a dirlo, non è del tutto condivisa dall’ortonimo Larry Massino né da tanti dei suoi eteronimi, che, date le attuali ristrettezze,  amerebbero non darsi la zuppa sui piedi.

Se la sintetica  lettera di presentazione fosse di vostro gradimento, contattateci. Tutte le  richieste di lettura di manoscritti ricevute verranno archiviate e sottoposte a paziente analisi da parte del nostro comitato familiare. Purtroppo i tempi di risposta non potranno essere brevissimi e di questo ci scusiamo anticipatamente. Gli editori  verranno contattati direttamente nel caso la loro richiesta  sia risultata interessante. Se entro sei mesi dalla missiva non verranno contattati, vorrà dire che la loro richiesta  è stata purtroppo rifiutata si mettano l’anima in pace. Gli editori sono infine pregati di non chiamare la famiglia  per avere informazioni sullo stato di lettura della loro  richiesta di lettura.

Vi siano graditi i nostri anticipati saluti.



PS: data la precaria situazione,  la famiglia esamina richieste di collaborazione come ghostwriter, anche da parte di scrittori famosi che non hanno tempo per scrivere.





lunedì 4 ottobre 2010

Orchidea

Per me l’onorevole Rosy Bindi è più attraente della figlia maggiore dell’attuale  presidente del consiglio.

venerdì 1 ottobre 2010

Scienze politiche

Lo scienziato pesca nel cielo le sue scoperte, il professore di scienza però, guarda la scoperta e mai il cielo, parla della scoperta e non del cielo, può capire qualcosa della scoperta, ma nulla dello scienziato e delle origini delle scoperte. Anche lo scienziato politico pesca nel cielo le sue scoperte. Ma il politicante suo contemporaneo pensa che quelli che guardano al cielo sono matti, scuote la testa, per non correre inutili rischi  il cielo non lo guarda mai.  Anzi, per non saper né leggere né scrivere, come si dice, che in questo caso è appropriato, si alza presto e va a far propaganda elettorale al mercato.