Mae West: " Lei che lavoro fa? Il politico? Ah, nemmeno a me è mai piaciuto lavorare! "
Come tanti sanno, chi a proprio vantaggio chi meno, il finto mestiere più antico del mondo occidentale è quello di editore. Che si incrocia con quello di showgirl, che invece è il mestiere più pericoloso, in modo specifico nella fase di apprendimento, e anche il più faticoso. Vediamo come.
Una showgirl deve prepararsi tanto, fin da bambina, giorno per giorno, ore e ore, esercitarsi nel corpo e nella mente, essere meticolosa e paziente, quasi sovrumana, non sbagliare mai, se non vuole essere esclusa durante il crudele tragitto delle fasi eliminatorie. Naturalmente, questo è l'imperativo che la scoraggia maggiormente, deve nascondere meglio possibile tutte le qualità e abilità che andrà apprendendo, dietro le noiose pratiche della danza, del canto e della recitazione.
Il fine primario del percorso pedagogico di una showgirl è quello di costruirsi una moralità granitica, a prova di monastero di clausura. Per Prima cosa dovrà imparare a combattere con tutte le armi, già dall’asilo, la morbosità sessuale degli adulti, in particolar modo dei nonnetti, laici o chierici, lotta per niente facile, nella quale tante bimbe soccombono (purtroppo la putrida società dimostra tante volte che non scherzo).
Per fortuna una showgirl di talento impara fin dalla culla a tirare calci in faccia agli scocciatori: così le verrà in seguito facilissimo alzare le gambe al cielo, sempre più in alto, mettendo anche qui a rischio la propria integrità fisica, perché tante showgirls si rompono, e come i cavalli debbono essere a volte soppresse, ancora puledre.
A proposito di morbosità sessuale degli adulti, una showgirl come si deve, anche a periglio della propria integrità polmonare - in particolar modo in inverno, nei mesi più promiscui, nei quali la famiglia si stringe sul divano - si lava i capelli tutti i giorni, come abbiamo potuto osservare prima o poi tutti noi, considerandolo a torto un capriccio infantile o adolescenziale. Invece le ragazze sospettano, si può supporre a ragione, che nelle mani dei nonnetti che le accarezzano affettuosamente di continuo potrebbe permanere fisica traccia dell’affetto stesso, pur in senso solo molecolare. Si capisce perché per una showgirl, avere i capelli puliti e ben pettinati è un imperativo etico, che equivale alla divisa ben indossata da un ufficiale. Per questo si esercitano tanto anche sulle bambole, che non sono un gioco, ma un arcano metodo di apprendimento di una professione tra le più redditizie, che le showgirls si tramandano di madre in figlia.
Una showgirl di successo, una volta formata fisicamente, imparerà sopraditutto a dire le bugie, tipo quella classica stasera no ci ho mal di testa. Per contro, dato che tutta la loro carriera sarà imperniata sul dire bugie, ben protette dalla sublime arte di essere ben pettinate con in alto una o l’altra gamba, diverranno maestre insuperabili nel far intendere che i loro accompagnatori chissà che fanno, mentre la loro prima vera qualità è quella di non farsi toccare mai nemmeno con un dito. Chiunque è sfidato a dimostrare di aver visto una showgirl brava toccata nella vita da chicche e sia diverso dai truccatori giustamente omosessuali, coi quali comunque si becchettano quasi tutto il tempo.
Una vera showgirl è una garanzia anche per la serenità familiare di tanti uomini, che se hanno mogli intelligenti non debbono più inventarsi le riunioni di lavoro, alle quali non crede più nessuno e che generano malumore nel focolare domestico: gli basterà dire con quale showgirl hanno passato la serata, cosa che verrà certamente confermata dai giornali nei giorni successivi. Insomma, le mogli odierne, tra le quali molte aspiranti showgirls fallite, sanno che niente è più amico della famiglia di una vera showgirl.
Una showgirl riuscita, arrivo a dire, garantisce l’integrità dello Stato, come vediamo continuamente, scendendo in campo al momento opportuno, per salvare i governanti dall’aggressione della sovversiva magistratura e dell’opinione pubblica, le quali magari a ragione chiedono conto circa reati di mafia o di sottrazione di pubbliche cornucopie. Per questo una showgirl deve farsi pagare tanto, come dimostra l’inchiesta... altrimenti la prendono per una prostituta, anche se, come abbiamo fatto ben capire, è quasi impossibile che lo diventi, perché è fin da bambina orripilata dai corpi altrui e perché sa dire solo bugie, al contrario delle sue più sfortunate colleghe, almeno nella scala sociale, che sanno dire solo la verità, che peraltro, ortodosse a un ovvio dovere di riservatezza professionale, conservano stretta nell’intimo dei loro cuori.
Questo post per rispondere a tutti i disammirativi che negli ultimi tempi mi offendono e mi improperano proprio perché non tollerano che si metta in discussione la loro assoluta disponibilità a credere alle balle raccontate dalle showgirls, che invece ci mettono una vita a imparare a raccontare bugie ammodìno con tutti i necessari ornamenti, proprio perché sia chiaro a tutti che son bugie, altrimenti casca tutto e si entra in un altro ramo aziendale: la letteratura. Infatti, la showgirl seria, sappiatelo cari intellettuali, è poco da spregiare, perché al giorno di oggi è sostanzialmente collega degli scrittori, ed è lei a tirare la carretta, essendo la principale risorsa economica degli editori, coi quali collabora alla fabbricazione di realtà sempre più incredibili e sempre più gradite al pubblico pagante.
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