Larry Massino is back, dispartito, tornato at home. Un caloroso abbraccio a tutto il suo pubblico, Floarea, Davide, Rita, Francesco: meno dei 25 lettori che immaginava di avere Alessandro Manzoni, ma senz'altro più qualificati.

mercoledì 16 marzo 2011

La prepotenza della borghesia è solo un felice ricordo (Vincenzo Cerami)


Vincenzo Cerami l’ha fatta grossa. L’ho sorpreso qualche giorno fa a fare gli esteriorismi sui in pubblico, precisamente sull’Unità, qui, giornale che una volta era più istituzionale e non permetteva che certe maleducazioni venissero fatte in faccia ai propri (e)lettori. Di che si tratta? Nulla, sul piano dei contenuti l’antico allievo di Pasolini  fa un discorso sacrosanto sulla purezza degli artisti, novero al quale lui stesso, però, non appartiene più da tanto tempo, essendo già stato ministro ombra di sua Entità Veltroni, nonché sceneggiatore al soldo di varie produzioni filmiche di carattere meramente industriale e commerciale, a partire dall’orribile Pinocchio di Roberto Benigni, di cui è stato fino a poco tempo fa fornitore abituale di onesti luoghi comuni alla portata dei ragazzini, gli unici in grado di sopportare  il fetore proveniente  dell’odierna offerta cinematografica (se è per questo, a proposito di purezza dell’arte,  Cerami è anco  inventore dei manuali d’amore di Giovanni Veronesi). In buona sostanza, Cerami se la piglia con gli artisti che per andare incontro al vil danaro e al demoniaco successo  tradiscono il dono della creatività che Dio ha fatto loro. Di chi parla? Non fa nomi. Ma è chiaro come il sole che scrive a qualcuno di preciso, fregandosene del fatto che le poste hanno negli ultimi anni di molto migliorato il servizio e fregandosene di disorientare gli onesti lettori di un giornale di tanta tradizione. Insomma, vista anche la non più giovane età dello scrivente, si tratta di pannoloni sporchi, che secondo il precetto popolare si dovrebbero lavare... lo dico perché secondo me anche comportamenti kamikaze come questo, compiuti dai più alti generali dell'armata della cultura,  sono indice del degrado del nostro civile convivere, sorta di esibizione di macchine del fango esclusive, letteralmente esclusive perché non riguardano la totalità dei lettori ma solo una piccola parte in grado di interpretare il codice adoperato; macchine del fango per raffinati  amatori, bolidi non alla portata di tutte le tasche, esibiti fondamentalmente per sfoggiare il proprio prestigio sociale.

A proposito di macchine esclusive e di prestigio sociale, auguri al film del figlio di Cerami, Matteo, naturalmente regista cinematografico per meriti sui propri. E, dato che ci sono, auguri anticipati anche al bel film della figlia di Veltroni, ormai prossima al diploma e al debutto di sicuro successo nel magico mondo del cinematografo.

6 commenti:

  1. un articolo brutto e cornuto questo del Cerami. Condivido che non faccia più parte della pila degli artisti. ma nemmeno in quella dei commerciali dichiarati. è un pernicioso border line che scrive per accontentare il grande mercato che se lo culla da artista per non riconoscersi (sé mercato-pubblico) destinatario di cacca.
    se fosse più onesto avrebbe diretto l'articolo a sé stesso. come una freccia dall'alto scocca.
    dice che più si è poveri più si è ricchi. vale per lui. CB rimase CB. anzi.

    sto pensando cosa ne resta dei Ricchieppoveri...

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  2. Con molto poco rispetto per cerami. anche lui è caduto nel gran calderone dei moralisti. l'arte è per definizione purezza...ma che sta a di'?purezza, categoria della morale...i soldi sono sporchi...luogo comune...
    l'arte ha da essere lucida, rigorosa e altro ancora che non so. l'artista, al contrario della maggior parte degli uomini, sceglie sempre per sé e per la sua arte e se arrichito s'imbolsa e s'affloscia tanto artista non lo era manco da povero.
    ebbasta con sta solfa che li soldi corrompono l'anima. io c'ho da pagare un mutuo porca vacca che faccio la prostituta dal cuore puro, tanto per rimanere in provincia dei luoghi comuni?
    ciao larry scusa la poca frequenza ma sto in faccende affacendata.
    e pure ciao daniz
    GS

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  3. bel post larry, davvero:-)
    anonima

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  4. Anonima un inchino.

    Gs ciao, vieni quando vuoi e puoi. La prostituta? Sempre meglio che showgirl...

    Daniz CB era ricco a prescindere...

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  5. cachio miè scapata una c (affaccendata).
    grazie larry. tra prostituta e showgirl preferisco la soubrette. che belle che erano la delia la bice e la passerella e bambole non c'è una lira e polvere di stelle e totò e la magnani e e e. Altri tempi e altre scuole...
    ciao
    GS

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  6. GS non c'è di che. Uno dei miei ricordi più divertenti è stato un periodo di purtroppo non coltivata amicizia con la divertentissima e acutissima soubrette Gisella Sofio. Bice Valori una regina.

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