Avevo archiviato un bell'articolo clic qui per leggere della studiosa Graziella Pulce, « Giorgio Manganelli: l’insegnamento come “problema” » dove ci sono citazioni dal sacro obliquo di questo tenore:
«Questa gigantesca istituzione contronatura [che] riesce a insegnare così poco, a parte il disgusto per tutto ciò che è bello, intelligente e umanamente persuasivo»
Annoso problema, quasi annonario, cannonario, cannario (soprattutto). Non posso che ringraziarti della pagina su Manganelli, e le sue manganellerie, le frasi scese calate da un sole, con funi sottili e robuste.
RispondiEliminaSul cannario problema scuola-infanticidio, sai che sono d'accordo. (Tra l'altro, su NI che articoli eh, di certe donne familistiche).
Il fatto è Larry che oggi forse senza volere troppo vivisezionare la popolità, tra famiglia, televisione, scola e azienda di inculturazioni e dottori inculturanti culturisti non pochi ce ne sono. Se pure volessimo chiudere un occhio, la scola per dire, rimarrebbero tutti gli altri peluzzi aperti, e un occhio ancora più spalancato, il televisivamente.
Questo per dire che non è che io vedo qualcosa di diverso da una auto-epurazione, una dimissione , un'abrogazione PERSONALE dalla vita delle culture fluviali correntizie. Il problema degli infanti (e dei fanciullini) maciullati nelle scole resta. So che Brecht mi guaterebbe storto. Ma io che ce pozzo fa?