Foto d'epoca di un convivio tra critici e scrittori. Ha ragione Pietro Citati, erano meglio quelli di una volta.
Di nuovo Gian Paolo Serino?! Mah...
Ieri se l'è pigliata con Loredana Lipperini, una delle socie di maggioranza del circo dei blog letterari, dove più che altro si fanno acrobazie indignatorie, promozioni e autopromozioni. In questo caso si tratta di tutte e tre le cose insieme. Per via che Serino rende pubblico uno pseudonimo della Lipperini, che sarebbe Lara Manni, adducendo naturalmente che non è scandalizzato dal fatto che ella abbia uno pseudonimo, figuriamoci, ma dal fatto che ella si sia autopromossa dal suo posto di lavoro, che è la Rai, un'azienda pubblica dove queste cose non avvengono di certo... Ancora una volta mira alle gambe (delle donne), Serino. Prima Avallone e Murgia, poi Baresani, Policastro e Lipperini; e ancora una volta rivela la mancanza di stile, di concezione critica, di dominio della questione generale.
La questione generale è che i critici dovrebbero spiegare ai lettori perché certi libri sono da leggere e altri no, se possibile senza nemmeno nominarli, ricollegandosi a chi li ha preceduti nell'esercizio critico, adoperando un linguaggio chiaro. Quando invece si fa pressione affinché si legga o non si legga un libro, come fanno i principali blog letterari e come fa benissimo Serino, si fa marketing, parola diabolicamente vicina a marchette, che tanto piace al critico barese comasco, che, bisogna ricordarlo, ha il merito di essere appena stato rinviato a giudizio per estorsione ai danni di una ragazza (la TATTICA è TUTTI COLPEVOLI? Il più pulito ha la rogna?). Magari si fa viral marketing, o meglio, caciara-marketing; come fa per esempio Beppe Grillo, che del resto in Italia è il maestro dei girandolai, di chi non avendo idee cerca di imporle agli altri, e le cambia spesso, per la gioia dei suoi altrettanto insensati seguaci (adesso pare abbia almeno 2 milioni di voti, il comico in declino; pari a una quarantina di deputati, con la legge attuale, che però, secondo me, gli cambiano sotto il naso... ciononostante, insinuo, nel sistema politico italiano i voti sottratti a un competitore valgono oro anche quando non ottengono rappresentanza parlamentare... sono robe che ho visto coi miei occhi)
E il caciara-marketing si fa anche parlando male, Serino, anche denunciando questo e quello di non avere etica (senti chi parla! Ma con che faccia?), drammatizzando la vicenda letteraria italiana attorno a vari manipoli di autori e critici che assai probabilmente non lasceranno tracce di sé, se non nei registri delle banche dove tengono i loro conti correnti. Non sfugge a nessuno, infatti, che agli italiani i furbetti piacciono, che più si è sfacciatamente furbi più ti vengono dietro (o ti vengono da dietro, non ricordo). Ai presi di mira da Serino, colpevoli soltanto di sottomissione alle gerarchie, di concorso in cooptazione, al massimo di abuso d'ufficio - malcostumi o piccoli reati che agli italiani stanno indifferenti - non parrà il vero di essere denunciati da uno peggio assai di loro, un critico girandolaio, adesso evenutuale estorsore e ricattatore: risulteranno sempre lindissimi, rispetto a lui, e saliranno, saliranno, saliranno... In questo senso c'è da aspettarsi che nel frattempo le persone prese di mira da Serino negli ultimi anni abbiano aumentato le vendite di brutto, abbiano stretto nuove alleanze, si siano assicurati prebende e premi futuri, abbiano occupato posti stategici 'n gopp 'O Sistema editoriale italiano, abbiano firmato vantaggiosi contratti, in specie giornalistici, scalato cattedre universitarie. Resta loro da contendersi il posto di allenatore della nazionale di indignazione acrobatica, che quasi certamente parteciperà alle prossime olimpiadi (posto che però è da tempo opzionato dalla drammaturga spagnola Conchita de Gregorio).
Insomma, uaglió, il mio sospetto è che Gian Paolo Serino sia il più furbo di tutti, che sia in definitiva lui il capo dei furbetti dell'inchiostrino che finge di stigmatizzare; che stia per lanciare addirittura un'offerta pubblica di acquisto (un'Opa, Matt, no una Topa...), sulla fabbrica di questo sempre più richiesto inchiostrino, una roba marrone liquida che in un'epoca seria sarebbe invendibile... e pure inannusabile.
La dico grossa: azzarderei a dire che Serino è in combutta con le sue vittime. Come spiegare altrimenti il fatto che ancora non è stato querelato? Non a caso propaganda da tempo l'immateriale associazione a delinquere di stampo immaginario, Serino; della quale, secondo me, è il fondatore. Praticamente un genio. Ne sentirete parlare. Non è una minaccia.
La dico grossa: azzarderei a dire che Serino è in combutta con le sue vittime. Come spiegare altrimenti il fatto che ancora non è stato querelato? Non a caso propaganda da tempo l'immateriale associazione a delinquere di stampo immaginario, Serino; della quale, secondo me, è il fondatore. Praticamente un genio. Ne sentirete parlare. Non è una minaccia.
Presto la seconda puntata del Simenon sui navigli.
Post e autore del post poco corretti.
Post e autore del post poco corretti.
Larry, ma topa è un toscanismo. Io al più scalo pucchiacche. Parto dai piedi e.
RispondiEliminaNon posso dirti altro. Ho dovuto fingermi inglese per quasi tre ore e.
Però so che certuni ticcù italiani stanno attaccando un vecchissimo critico italiano nemmanco (o come se) il vecchissimo fosse bloom e loro DFW o Franzen o un altro nerd-americano. Si cagano nella parte in somma. Fake.
AHAHAHAHAHAHAHAH!!!
ilMann., Thomas per le amiche.
Miserie umane.
RispondiEliminaDa un lato occorrerebbe stendere un velo penoso e pietoso su siffatta marmaglia, dall'altro però è giusto che si sappia lo stato dell'arte.
Il fatto è che più li si sputtana, più si fanno pubblicità. In mancanza, non dico di senso morale (sarebbe forse una pretesa esagerata, visti i tempi) ma di semplice senso della misura, qualunque cosa fa il gioco di questa gente da poco.
Topa è un toscanismo facile. Secondo me TQ è già alla fine.
RispondiEliminaMassimo sì, è come dici tu, e dico io, caciara mareketing. Però anche no (per dirla con stalin, quante divisioni hanno?). Sempre che le cose si facciano saper nel verso giusto, o almeno vicino al verso giusto. Simenon indaga...
Quando ci entro nel sito di Satisfaccio l'antivirus m'avverte che c'è pericolo, una minaccia! Strano antivirus, garantisco ch'è così!
RispondiEliminaSono d'accordo col Villivà, è pubblicità che torna utile a tutti alla fine, una critica fatta bene credo la sappiano riconoscere anche i meno saggi e Serino ci fa, in pieno.
Delinquentelli 'sti qua eh!
TQ.. manca solo la lapide e ci siamo.
La Lipperini non m'è simpatica per nulla.
Qualcuno s'è visto la Guzzanti per caso, ho visto Giulietto Chiesa come ospite.. visto di sfuggita qualcosa. Lei sta con i TQ.. o no?
Saluti.
Magnifica immagine di apertura, Larry. Come si distinguono i critici dagli scrittori?
RispondiEliminaRita mi scuso, ci vuole il codice... Comunque, da sinistra a destra, nella prima fila sono scrittori, Sciascia, Calvino e Morante; in seconda fila Chiaromonte, Pampaloni, Arbasino e Manganelli (critiche donne non me ne vengono in mente, ma forse ce n'era e non si facevano fotografare)
RispondiEliminaInsomma, critici e scrittori sono (erano) indistinguibili gli uni dagli altri, a meno di conoscerli uno a uno. Confesso che la cosa mi turba.
RispondiEliminaRita, che te lo devo dire io? Erano indistinguibili prima di tutto perché avevano ognuno un profilo etico inattaccabile. Infatti erano anche intercambiali. Certo, ognuno di loro aveva preferenze. Ma Sciascia metteva la mano sul fuoco per Bufalino, magari per Camilleri. Questi critici di ora, che credibilità possono avere a incensare i curatori dei loro libri nelle case editrici, a recensirli, a far loro fascette? Lo sai meglio di me, fanno tutti ditta, son tutti in consorzio... A me mi fanno abbastanza tenerezza.
RispondiEliminaPs: non so perché ho messo Arbasino tra i critici.
A me mi fanno schifo invece.
RispondiEliminaDiscepolo, pure io non posso accedere a satisfiction... minaccia il computer.
(poi dicono che i computer non tengono cuore e sensibilità, mi sa che lo tengono più delle persone...)
cià
http://www.historiamagistra.it/hm/index.php?option=com_content&view=article&id=294:a-proposito-degli-elogi-di-roberto-saviano-a-un-libro-sciagurato&catid=92:Giacomo
RispondiEliminamaria
Niente da dire sul contenuto del post, Larry (anche per evitare disdicevoli conati di vomito in forma di commento), però consentimi un paio di osservazioni (solo apparentemente) marginali:
RispondiElimina1) secondo me tu devi conoscere qualche parlata toscana poco praticata o affatto desueta nella quale, tra le tante possibili accezioni, il termine *tenerezza* assume, in particolari contesti scatologicamente connotati, anche il significato inequivocabile di *ribrezzo*;
2) non è del tutto vero che il criticume e lo scrittorame sono *indistinguibili*, tesi che la foto tenderebbe ad avvalorare: se la vista non m'inganna, a me sembra di aver riconosciuto nella prima a sinistra (solo per posizione, sia chiaro) la famosa contessina critichessa, quella che viaggia de nomine et de facto con un sindacato tutto suo al seguito: e credo di non sbagliare affatto, considerato che, proprio in concomitanza con la pubblicazione della tua preziosa istantanea, la di lei medesima è ritornata al commentarium bloggicum dopo una lunga assenza, facendo sfoggio, per l'occasione, dell'usuale aplomb becero-puzza-sotto-il-naso e della grazia da coatta-strappata-alla-pastorizia-e-prestata-per-caso-alle-lettere che la contraddistinguono...
En attendant Simenon, je te salue cordialement.
Etta Mark
^
Elimina|
|
|
http://www.nazioneindiana.com/2009/08/28/critica-letteraria-di-nomi-e-cose/
Elimina|
Elimina|
|---->
Etta ti sbagli, quella della prima fila è Elsa Morante. Quella che dici tu l'ho letta anche io, di nuovo. Già glielo dissi: marketing e distintivo. Ho pure pensato che se mettono la tassa sui commentatori, come la critichessa auspica - tassa che potrebbe anche chiamarsi contro l'oclocrazia - per me è indifferente, dato che sono ricco di famiglia. Se invece mettono una tassa sulla superbia, lei, la tipa lì, non si salva in nessuna maniera. Comunque anche lei fa solo tenerezza...
RispondiEliminaE vada per la *tenerezza*, allora.
RispondiEliminaRimane il fatto, a mio avviso, che la di lei medesima è la più grande troll(a) che ho visto in azione in rete negli ultimi anni: il più utentico fake-di-se-stessa che (de)mente umana potesse mai creare.
Etta Mark
Avere nel kognome un paio di rivoluzionari (X y X) è un peso difficile da sopportare, presumo - e lo dice anke Brodiù. Se a ciò aggiungiamo un amore adolescenziale mai superato per la poesia di Sanguineti ...
RispondiEliminailMatt.: scusi signora Mark, è vero ke da giovane ha lavorato in nero kome metalmekkaniko nel Norditalia?
*skusi etc.
EliminailKkkk.
Non mi ero avveduta che Matt avesse già postato (in chiave cifrata) la soluzione.
EliminaLarry, scusami; i.e.:maledetta insonnia!
gertrud
Matt, certo che sei inquietante :-)))))
Eliminagertrud, obviously.
EliminailMatt, lei sa bene che queste sono domande che a una s'ignora non andrebbero mai fatte, ma visto il clima di lipperante serinizzazione in cui siamo immersi (i.e.: una sorta di catartica, definitiva liberazione da ogni residua, ingombrante scoria di etica e di intelligenza), provo a risponderle, per quello che la memoria hic et nunc mi consente.
RispondiEliminaGuardi: l'ho data a talmente tanti (oggi posso a buona ragione vantarmi di essere nel cool book del settanta per cento degli italiani e del novantanove virgola novantanove per cento dell'intellettualità scribacchiante e critichessante) che almeno metà al meccanico ci sarà sicuramente scappata...
Besos.
Etta Mark
Se può servire a qualcuno, mia sorella buonanima aveva trovato l'antidoto per prevenire il contagio da serinite e lipperinite - i cui effetti, com'ogn'uom sa, sono devastanti:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=vnNnf7yePdE
Etta Mark
Etta (James), grazie della Misty Blues: " Yes, but my heart knows, my heart knows I've lied, yes... " (anche i loro cuori, secondo me; ma è proprio questa coscienza... che loro hanno... e che noi non abbiamo ancora... a renderci sbagliati: a modo nosognuno a modo suo, bisogna diventare bugiardi tutti)
RispondiEliminaMisty Blue
Oh, it's been a long, long time
Looks like to get you off my mind but I can't
Just the thought of you, ooh, oh babe, just the thought of you
Turns my whole world a misty blue
Just the mention, just the mention of your name, yeah
Turns a flicker to a flame, listen to me good
I think of the things, oh, I think of the things we used to do
And that's when my whole world
Oh, my whole world turns misty blue, yeah
I should forget you, heaven knows I've tried
But when I say I'm glad we're through
My heart, my heart knows I've lied, I've lied
Oh, I'm glad we're through
Yes, but my heart knows, my heart knows I've lied, yes
Just the mention, just the mention of, of your name, yeah
Turns a flicker to a flame, listen to me good
I think of the things, I think of the things we used to do, yeah
That's when my whole world, my whole world turns misty blue
Hey, yeah, yeah, yeah
And I, I should forget you, heaven knows, heaven knows I've tried
But when I say I'm glad we're through
That's when my heart knows
That's when my heart knows that I've lied and I've lied and I lied
Oh, oh, it's been such a long, long, long, long time, babe
Looks like I can't get you
I'm gonna get you off my mind but I can't, oh no
Just the thought of you, just the thought of you
Turns my whole world, it turns my whole world
Just the thought of you, just to think of you
Just the thought of you
Turns my whole world misty, misty blue
A proposito di OPA e acquisti vari, segnalo un fenomeno curioso: dando un'occhiata al profilo Twitter del Serino, ho visto che ha una spropositata quantità di "follower". Pochi giorni fa erano 40.000, e già erano tantissimi, adesso è addirittura oltre i 53.000. Tredicimila nuovi "follower" in una settimana o poco più. Molto poco plausibile, gatta ci covava...
RispondiEliminaL'ho controllata, la lista di queste persone che presuntamente accorrono a frotte per seguire i tweets del Serino, che peraltro sono pochissimi e son quasi tutti link a Satisfiction... Be', eccoli qui, scorrete un po' la colonna:
https://twitter.com/#!/GianPaoloSerino/followers
Nomi e avatar improbabili da ogni parte del mondo, gente che si presenta in arabo,swahili o in thailandese, nickname che sembrano fatti in serie (@Beverleywyeq, @Caronjkqm, @Kourtneya4...), e se si aprono i loro profili si vede che costoro hanno quasi tutti all'attivo non più di una decina di tweet che sembrano scritti a caso, giusto perché non appaiano del tutto inattivi.
Insomma, sembrano proprio profili fasulli, e sono migliaia e migliaia.
Su 53.000 "follower", quanti saranno quelli veri?
Io non traggo conclusioni, ma vi propongo alcuni link sui servizi on line che vendono pacchetti di "follower" a chi vuole apparire seguitissimo:
http://www.downloadblog.it/post/10310/nessuno-vi-segue-su-twitter-comprate-dei-follower
http://www.ninjamarketing.it/2011/11/07/twitter-e-il-fenomeno-la-compravendita-di-follower/
http://www.italiasw.com/digital-life/socialads-la-soluzione-per-comprare-followers-e-retweet.html
Fake, da tempo sostengo che l'internet letterativo è tutto falsato. In particolare, i commenti ai post di Serino sembrano scritti in gran parte dalla stessa persona. Forse è una normale tecnica di marketing. Ma la smettessero di parlare di critica (non solo Serino).
RispondiEliminaDel resto, tutti i blog letterari messi insieme non riguardano più di qualche centinaio di persone, e gran parte di loro frequentano l'aula assai distratti. Secondo me ogni post viene letto da non più di cento persone. Ora che il dibattito si è fatto un po' serio - quello sui modi d'intervento, sulla gestione del dibattito - i commentatori, e immagino i lettori, sono quasi del tutto spariti, a partire da Nazione Indiana. Perché?
Ps: tu chi sei? Visto che ne sei capace, non è il caso di fare un'indagine sui numeri veri dei lit blog?
Io sono il Fake Spotter.
RispondiEliminaDi blog mi intendo poco, ma sui falsi follower di Serino mi sa proprio che un mio amico sta seguendo la pista giusta, la quale porta qui:
http://www.buyrealfollowers.com/
Rovistando nel sito, si trovano svariati degli stessi nomi che compaiono tra i follower di Serino.
In questa domenica pomeriggio col Napoli in nott'urna in quel catafalco del Friuli di Udine, sto sentendo una gran Nostalgia vs lo sguardo di Monicelli e Dino Risi.
RispondiEliminaSicché Serino cìà gl'inseguitori pezzotti. Ognuno ha le ombre che si merita.
ilMatt.: odio gli stadi all'inglese
a dire: sono (lorsignori) all'ultimo stadio?
EliminailMatt., ilMatt.: ? (non mi riconosco +)
Ecco il post dove spiego tutta la faccenda, con esempi:
RispondiEliminahttp://fakespotter1.wordpress.com/2012/03/18/gian-paolo-serino-e-i-suoi-misteriosi-follower-che-non-leggono-litaliano/
FakeS,
Eliminaperché ti sei suicidato?
http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:naCKxtwkyQsJ:fakespotter1.wordpress.com/2012/03/18/gian-paolo-serino-e-i-suoi-misteriosi-follower-che-non-leggono-litaliano/+http://fakespotter1.wordpress.com/2012/03/18/gian-paolo-serino-e-i-suoi-misteriosi-follower-che-non-leggono-litaliano/&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it
http://savingoldlitter.tumblr.com/post/19569920273#notes
Elimina