E' contento dell'accoglienza che ha ricevuto il film?
Sono sempre contento di un film che interpreto, anche quando viene accolto male, dato che ho scelto di farlo.
Cosa risponde a chi vi contesta perché il film è prodotto dalla casa di produzione del presidente del consiglio?
In Italia il cinema lo produce gran parte Medusa. Io non posso farci niente: mi limito a provare disprezzo per le menzogne diffuse e propagandate dal sistema editoriale del presidente, per lui medesimo, per la gente di cui si circonda, per lo stile di vita che propaganda anche usando i suoi figli, che condanno parimenti, perché essendo adulti potrebbero sottrarsi. Mi limito a odiarlo per il suo modo di governare, e votare per altri partiti.
Non teme ritorsioni per questa sue dichiarazioni, diciamo un po' forti?
Le temo, ma non posso fare a meno di farle, perché non posso fare a meno di avere un'etica: senza etica, dice il maestro Peter Brook, non c'è arte.
Non si domanda perché Medusa produca un film così critico verso il sistema di potere del suo proprietario, il presidente del consiglio, che dalla distruzione della sua immagine ha da perdere molto, soprattutto all'estero?
Me lo domando, ma non so darmi una risposta. Alla fine credo che se Medusa produce e distribuisce questo e altri film critici, vuol dire che non sono così nocivi al proprietario... che così facendo, se non altro, copre il suo autoritarismo, quello contenuto nelle sue azioni e più ancora quello che credo sia nei suoi sogni. O forse sono i dirigenti di Medusa che fanno tutto fregandosene del pensiero politico del proprietario? Non credo, ma penso che qualcosa sfugga loro lo stesso
E poi c'è il marketing, parlatene male purché se ne parli.
Non so cosa sia il marketing, faccio l'attore, meglio che posso.
Lei è una persona di sinistra?
Non so, direi di sì, se per sinistra si intende ridistribuzione della ricchezza, che è quello che vuole il popolo, dal quale io provengo essendo figlio di un operaio.
Altrimenti?
Beh, quando il popolo lo si distoglie con la bandiera dei diritti, con gli inquisitori che diventano politici moralisti, coi satirici urlanti, allora mi vengono dubbi sulla onestà di alcuni politici che vengono percepiti come nuovi... In particolare odio la retorica antipartito e antiprofessionale: la politica è il mestiere più difficile che c'è, perché dovrebbero farla dei dilettanti, se non per inconfessabile sete di potere?
Non ha paura di deludere facendo queste dichiarazioni?
No, perché i diritti, per esempio, sono già contenuti nella ridistribuzione della ricchezza, mentre non vale il contrario. Quando si dimentica questo, credo si facciano gli interessi della destra, che è cinica. Alla fine alla fine agli urlatori dice: “ va buò, pigliatevi sti diritti e nu scassate 'o cazz coi profitti! “
Torniamo al cinema. Lei è un attore considerato impegnato. Come vive questa cosa?
Bene, perché so quanto impegno ci metto a fare il mio lavoro. Se invece la sua domanda si riferisce alla partecipazione alla vita politica dico che non ci partecipo tanto, che se ce la faccio evito di informarmi, evito in particolare la tv, preferendo ascoltare musica, leggere, andare al cinema o a teatro.
La ringrazio.
Grazie a lei. E anche al proprietario della testata per cui lavora, chiunque sia, del quale, benché mi dia la parola, penso preventivamente tutto il male possibile, fino a prova contraria... (risata)
troppe persone brave ci sono... dall'attore, al giornalista, al produttore e perfino il presidente del consiglio che permette (cosa che non avviene in italia) la distribuzione di materiale video o cartaceo che mini il consenso alla sua persona.
RispondiEliminainsomma, l'iperuranio del giornalismo, del cinema e del potere. ci piacerebbe tanto...
Sala della Pallacorda?...no...terrazza Martini...
RispondiEliminaA proposito larry,ho messo un paio di commenti su NI circa l'aspirina di Cortellessa su mondadori,(c'è pure lei),pubblicato,si vede che qualcuno dello staff è ancora vivo.