Larry Massino is back, dispartito, tornato at home. Un caloroso abbraccio a tutto il suo pubblico, Floarea, Davide, Rita, Francesco: meno dei 25 lettori che immaginava di avere Alessandro Manzoni, ma senz'altro più qualificati.

martedì 8 febbraio 2011

No giustizia no party (II)

Un pensiero dell’immenso Leonardo Sciascia:
" Quali garanzie offre questo Stato per quanto attiene all'applicazione del diritto della legge, della giustizia? Quali garanzie offre contro l'abuso di potere o contro l'ingiustizia? Nessuna. L'impunità che copre i delitti commessi contro la collettività e contro i beni pubblici è degna di un regime di tipo sudamericano. Neppure uno dei grandi scandali scoppiati in tanti anni ha avuto un chiarimento, nessuno dei responsabili è stato punito, in ogni città e in ogni villaggio è possibile compilare un lungo elenco di malversazioni, di casi di concussione e di abusi rimasti impuniti, i cittadini che fanno il proprio dovere, innanzitutto come semplici contribuenti, si vedono regolarmente presi in giro prima e ridicolizzati poi, perché quelli che frodano il fisco vengono poi premiati con le leggi di perdono fiscale che costituiscono un'esortazione e un incoraggiamento al non rispetto della legge, a essere un cattivo cittadino ".
Sciascia pensava così, io pure, penso anche molti di voi. Lo dico perché quello che sto per dire a molti farà storcere il naso, ma credo sarebbe piaciuto a Sciascia.
Scrivo a quanti si sentono al sicuro e dicono " intercettateci tutti! ". Si vede che non hanno mai avuto a che fare con l'inquietante sistema giudiziario italiano e che si sono fatti fregare dall'improposopea di un illetterato Di Pietro, sulla quale ingenutità si potrebbe pure soprassedere, al contrario di quella del letteratissimo Roberto Saviano. Le cose stanno peggio di come scrive qui Sciascia, perché il sistema della giustizia italiano è fatto su misura per ricchi e potenti. Per gli altri generalmente sono guai. A partire dalle vittime e dagli incolpevoli.
Immaginate una domenica qualunque. Il vostro numero è sull'elenco, vi chiamate Alberto Denaro. Suona il telefono:
Pronto
Pronto
Chi è? Pronto, pronto, non sento nulla!
Cuggino, minchia, io sono, sugno Mattia!
(avete tanti cugini che nemmeno conoscete, vi sforzate di elencarli) Mattia chi?
Compare che fai, sfotti?
Ma che sfotto, ma bada questo! (continuate a dargli spago, non c'avete un cazzo da fare, state sul divano con il cordless).
Alberto tu sei?
Alberto " sugno "!
Ma Alberto Alberto?
(alzate un po' la voce) Se le ho detto Alberto... Vedrà, se sono Alberto, sarò Alberto Alberto! Mattia Mattia ha detto che si chiama lei? (fate come calcolo mentale per farvi tornare la memoria) 3 x 2 = 6; 4 x 7 = 28. Macché, Mattia, non mi ricordo di lei.
Alberto non mi fare incazzare, minchia, 3 x 2 otto fece! (ridacchia). Come va la famigghia, Marina sta bene?
(avete un'amante che si chiama Marina, vostra moglie sta dormicchiando sulla poltrona, vi insospettite un po'. Vi viene spontaneo abbassare la voce) Marina?! Ma-rina, be-nino, via, diciamo benino...
La telefonata va avanti per 4 minuti, alla fine Mattia Denaro vi dice il numero che ha composto, voi gli dite che il vostro numero non è quello che ha detto lui.
Vabbene, cuggino, ma non c'è tanta differenza, numeri sugno! 3 x 2 sempre otto fece! Minchia! Buona giornata.
Clic.
Inutile dirvi che Mattia Messina Denaro è intercettato, che per chi vi ha ascoltato il vostro linguaggio era in codice, perché nessuno sta al telefono quasi 4 minuti con uno che ha sbagliato numero. Il magistrato dispone che i vostri telefoni vengano messi sotto controllo, se vuole anche quelli dei vostri vicini per via parentale o amicale.
Il giorno dopo vi telefona il vostro elettricista, che a vostra insaputa era stato in gioventù in galera, da innocente, accusato per traffico di droga. Casualmente e per vostra sfortuna il vostro elettricista è anche l'elettricista di un cugino vero di Mattia Denaro, al quale casualmente aveva telefonato poco prima di telefonare a voi. Siete nei guai! Guai seri. A complicare le cose ci si mette il fatto che il vostro elettricista vi parla di preventivo, di roba da andare a pigliare, di corrieri che ritardano, di ragazzi che hanno da finire un lavoro. Insomma, frasi così, come dicono gli elettricisti, frasi che però non infinocchiano né i magistrati né i letterati inquisitori, che capiranno benissimo il loro valore metaforico. Le intercettazioni vengono pubblicate dai giornali per dovere d’informazione. L’opinione pubblica si indigna.  Non cì è nulla da fare: venite arrestato per traffico di droga in combutta con l'elettricista. I giornali vi sputtanano. I vostri nemici aumentano le dosi. Lo scrittore principale va da Fabio Sazio a dire che ci sono le prove del vostro coinvolgimento, che già dell'elettricista si sapeva... Vostra moglie vi fa strane domande. Dopo poco scoprirà, dalle letture delle intercettazioni, della tresca sessuale che avete con  Marina, la sua migliore amica, e non vi vorrà più vedere, mollandovi in carcere.
Vi siete trovato un buon avvocato, e avete fatto bene. Ma sperate che non si accordi con il PM per un vecchio favore che gli deve: se non avete abbastanza soldi, è abbastanza probabile che questo avvenga. Il vostro avvocato, comunque sia, non riuscirà a tirarvi fuori di galera, neanche ricorrendo al tribunale della libertà. L'accusa è grave, associazione di stampo mafioso e traffico internazionale di droga. L'avvocato vi dirà scettico che lui vi crede, ma che le cose stanno messe male; parlandovi amareggiato del sistema giudiziario vi convincerà che la verità è una cosa, ma la verità giudiziaria non c'entra nulla con la verità. Dopo 6 mesi di carcere preventiva vi convincerà che dato come si sono svolti i fatti vi conviene patteggiare per associazione esterna, cinque anni... il giudice vi concederà la condizionale, non farete neanche un giorno di galera in più. Quando si svolgerà il processo all'organizzazione mafiosa vi avvarrete della facoltà di non rispondere. Però per il futuro state attenti, perché non avrete più sconti, farete la galera anche per un incidente automobilistico. Firmate la procura all'avvocato, gli dite di mandarvi il conto, lo ringraziate e ve ne andate.
Uscite di carcere. Non avete più casa, i vostri figli sono stati affidati alla madre e non vogliono nemmeno parlarvi al telefono. Al lavoro vi hanno licenziato, non si sa se per giusta causa o meno, si vedrà. Andate dal segretario di partito che è vostro amico, con il quale avete diviso le battaglie di una vita. Non vi riceve. Siete comprensivi. Allora cercate Marina, che vi dà appuntamento al parco. Viene trafelata, vi abbraccia, ma sentite che non è più come prima. Infatti dopo poco, piangendo, vi dice che aveva pensato di aiutarvi con vostra moglie, di togliersi di mezzo. Vi dice insomma di aver sposato in quattrequattrotto un suo storico corteggiatore che non ama, ma che rispetta profondamente ecc ecc.
Questo è un raccontino di fantasia. Nella realtà avviene molto di peggio, perché nel percorso verrete molto probabilmente stuprati dai vostri compagni di cella e picchiati da poliziotti e guardie carcerarie, che vi conviene non denunciare perché tanto non riuscirete a dimostrarlo. Dopo l'incontro con la vostra vecchia amante vi verrà voglia di suicidarvi. Se non ci riuscirete non troverete più nessuno disposto ad aiutarvi, a parte qualche organizzazione religiosa che vi tratterà con pietà, come fa con tutti gli ex detenuti. Passerete le giornate a bere nel vostro lurido miniappartamento, aspettando che finiscano i soldi. Quando troverete la forza per uscire puzzerete di alcool, povertà e solitudine, tutta roba che non piace a nessuno, tantomeno alle ragazze. Se trovate una crocerossina che si interessa a voi preoccupatevi, potrebbe essere una sacerdotessa di una setta satanica che durante la notte vi invita a un festino dove vi faranno letteralmente a fette durante una messa nera sotto forma di orgia sessuale. Nessuno si ricorderà di voi. La denuncia della vostra scomparsa la farà dopo qualche mese il vostro padrone di casa, un aguzzino che vuole libero il loculo  che vi aveva affittato a nero con caparra di 6 mesi, ma dichiarerà che eravate suo ospite. Alla questura vi schederanno al massimo fra gli scomparsi depressi, probabile suicida.

Testo e autore del testo in fase di correzione.

6 commenti:

  1. Lo slogan "intercettateci tutti" è una gigantesca cazzata per gonzi che ritengono la loro virtù assoluta e inattaccabile!

    anonima

    ps. mi scuso per i refusi del mio commento precedente

    RispondiElimina
  2. Contadino della sua terra9 febbraio 2011 alle ore 23:42

    Buona sera, signore Larry. Vi vedo che state soddisfatto: avete ragione, chè quando uno si riesce a inventare una storia è una cosa magica. Le persone che uno non si può nemmeno sognare esistono veramente e dicono tutte le cose che non vogliamo e, nemmeno, sappiamo dire, che teniamo dentro a noi stessi. Vi riuscite a immaginare mo, per esempio, se si faceva n'altra volta quel processo per sapere veramente chi aveva inventato il telefono per primo, se i taliani o i mericani? Per me, tutti quanti, mo, dicessero "l'avete inventato voi!". Però, un poco di bene a questa terra brutta che ci tiene sopra ce lo dobbiamo dare. Per me.

    RispondiElimina
  3. @anonima

    quali refusi

    @contadino della sua terra

    che sono i refusi? Grazie per la considerazione. Resto sempre in attesa di Vostre magie scrittorie, che come sapete amerei molto mettere in primo piano in questa piazza quasi deserta, di pochi e nemmeno buoni. Ne approfitto anche per ringraziarVi: da quando, prima di aprire, sguardo dallo spioncino chi c'è e chi non c'è, come mi suggeriste tempo fa, sto assai meglio.

    RispondiElimina
  4. Contadino della sua terra11 febbraio 2011 alle ore 23:11

    ...Io mi continuo a ripetere che non ci posso credere...Mo, però, a dire "grazie", mi sembra veramente troppo poco: avete pazienza, signore Larry; chè, se mi devo inventare una storia, prima la devo vedere.

    RispondiElimina
  5. Contadino della sua terra13 febbraio 2011 alle ore 19:43

    ...Mo, però, mi dovete dare l'indirizzo mail che tenete...facile, facile, per piacere.

    RispondiElimina
  6. Contadino eccellentissimo, stava sopra al blog... Eccolo qua:

    accademia.inaffidabili@gmail.com

    RispondiElimina

Non sono consentiti i reati