Larry Massino is back, dispartito, tornato at home. Un caloroso abbraccio a tutto il suo pubblico, Floarea, Davide, Rita, Francesco: meno dei 25 lettori che immaginava di avere Alessandro Manzoni, ma senz'altro più qualificati.

lunedì 7 febbraio 2011

No giustizia no party

La quistione moralistico-giudiziaria è scoppiata in Italia intorno agli anni '90. TUTTI DENTRO era lo slogan scaturito  dal sacrosanto desiderio popolare di vedere i governanti e i dirigenti delle grandi imprese pubbliche e private giudicati per le loro copiose malefatte. In effetti, in questi vent'anni, i giustizialisti qualche risultato l'hanno ottenuto, per esempio quello di vedere raddoppiata la popolazione delle carceri. Ma chi c'è in carcere? I Potenti si sono aggiunti ai poveracci? Manco per il cazzo! In carcere ci sono i soliti poveracci, a quelli nostrani si sono aggiunti  quelli immigrati, trattati peraltro in maniera disumana, ammassati nelle celle, spesso anche suicidati dal regime impauristico, a fare da spauracchio  ai poveracci provvisoriamente  fuori per poterli meglio sottomettere. Allora mi viene voglia di mandare di cuore affanculo i giustizialisti, quelli della prim'ora e quelli dell'ultima.

4 commenti:

  1. curioso che un discorso del genere oggi potrebbe odorare di pdl, un partito di medio destra, che per come fu canonizzata o normalizzata che dir si voglia la destra, dovrebbe essere il partito dove accampare il giustizialismo.
    curioso, se fappeddì, è anzi ovvio che l'ideologia segua l'andamento di chi la piglia per le corna... e infatti, come tutto ciò che non supera l'uomo ma lo accompagna come un cagnolino fedele e quindi lo accomuna, alla fine si arena in una silenziosa montagnola di merda che prima o poi sarà archiviata e dimenticata come una distesa spalmata di ecoballe.

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  2. daniz per quanto riguarda la concezione della giustizia sonounopeggiodellaltro, ma il PDL, proprio il PDL, cavalcando il risentimento che viene dall'orribile piazza, ha fatto una legge che criminalizza i poveri immigrati che sfuggono da guerre e miseria, definendo clandestino anche chi è qui con regolare permesso e perde il lavoro non ritrovandolo entro sei mesi. il PDL ha fatto una legge liberticida che incarcera i possessori di droga anche in piccole quantità. il PDL, se si renderà elettoralmente necessario, cavalcherà pure il risentimento della piazza a favore della pena di morte. il PDL ha fatto una legge che depenalizza i principali reati dei colletti bianchi. evvia evvia.

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  3. una legge che depenalizza il falso in bilancio non è una legge ideologica per quanto polare, estremamente polare. è clientela.
    la legge sul possesso di stupefacenti è mal fatta solo se si ripensa antropologicamente il diritto. e non farmi impugnare il pistolotto dell'alcol e della troga.
    la legge sull'immigrazione non è altro che un modo furbo e compiacente per risolvere una problematica in perenne agguato, aggirando l'ostacolo. evitando chirugicamente di colpire il centro.
    ma il PDL è soprattutto il partito che attraverso le beghe giudiziarie di caiman ha esplicitato la natura umana della magistratura, oltre la carta, al di qua delle abitudini di potere di parrocchia. oltre la fissità dogmatica dell'auctoritas. che i giudici siano di sinistra è una buffonata ad arte. che le procure si faccian bella pubblicità no. ma l'uomo di destra che mal digerisce le parole della questura... che impugna mentalmente una sentenza... la dice lunga su quanto egli sia un tifoso. ecco la democrazia... DEMAGOGIA. tifoseria. l'ideologia segua l'andamento di chi la piglia per le corna... e infatti, come tutto ciò che non supera l'uomo ma lo accompagna come un cagnolino fedele e quindi lo accomuna, alla fine si arena in una silenziosa montagnola di merda che prima o poi sarà archiviata e dimenticata come una distesa spalmata di ecoballe.
    le cose stanno così, e non c'è scampo o uscita, se non le strade della mappa comandata

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  4. La popolazione carceraria è aumentata dappertutto compreso gli stati uniti d'america, è un effetto dell'assalto alla diligenza da parte di popoli che fuggono da fame e guerre e leggi dissennate che portano diritti in galera i soliti noti.

    Quello che da noi in italia è ancora più imsopportabile è il fatto che rilevi, il giustizialismo becero e parolaio che invoca più galera per tutti, basti ricordare l'indegno coro trasversale contrario all'ultimo indulto, il favore con cui si invocano o appoggiano leggi inutilmente repressive e l'indifferenza per l'assoluta mancanza di legalità delle carceri italiane. Chiunque abbia la ventura di averle visitate ne ripporta un incancellabile senso di nausea per come viene esercitata la giustizia e compassione profonda per chi è costretto a essere lì in condizioni disumane.
    anonima

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