Larry Massino is back, dispartito, tornato at home. Un caloroso abbraccio a tutto il suo pubblico, Floarea, Davide, Rita, Francesco: meno dei 25 lettori che immaginava di avere Alessandro Manzoni, ma senz'altro più qualificati.

giovedì 10 febbraio 2011

umorismo visionario innanzistico: la riforma prostituzionale

Come qualcheduno sa digià, ogni tanto ospito diagonali  umoristiche del mio cugino Larry Svizzero, il più indegno rappresentante della nostra famiglia di idioti.

Oggi, cari lettori,  ho fatto questa invenzione qui, a favore  dei poveri editori che non sanno più che inventarsi per andare in edicola tutti i santi giorni e gli tocca parlare sempre della stessa roba, di quanto è farabutto il presidente del consiglio e qui e là.

Ho deciso di mettermi innanzi, di lasciare al giudizio della storia  le vicende di questo straccione di  Presidente con le pazze al culo. E dunque, cercando di dare esempio a tutta la meglio stampa,  farò un  pippone editoriale visionario contro gli atti governativi  del  prossimo Premier, che è spiritosa, giovane e sana,  bizzarra quanto basta, e che potremo farci durare a lungo quanto vorremo, senza nemmeno dover far finta di alternarla con noiosi presidenti oppositivi.

Comincio. La legge a favore del sorriso obbligatorio, signora Premier, facente parte del pacco delle recenti riforme, è un obbrobrio orribile orripilante che non passerà al vaglio dei giudici dell’alta corte, perché palesemente antiprostituzionale. Già ci eravamo fortemente opposti all’introduzione della legge denominata dei 90 gradi, che permette a qualunque autorità  di sodomizzare i propri sottomessi, anche senza le 40 ore di preavviso previste dai diritti prostituzianali, che rifacendosi al noto detto popolare e con precisa preveggenza  dicono all’articolo uno: cosa c’entra il culo con le 40 ore?!  
Poi abbiamo deciso di darle fiducia, Presidente, di venirle incontro, di mostrarle che non abbiamo  preanogiudizi, e ci siamo piegati con responsabilità al sacrificio da lei richiesto per tentare di risollevare il paese e tutti i suoi membri, avendo capito la ratio della legge stessa, anche a seguito delle circo stronziate spieganazioni del misurato e paziente ministro Stracquad ano. Ma solo dopo, Presidente, noi e i nostri lettori, le abbiamo dato, fiducia, solo dopo che i nostri emendanomenti alla proposta di legge furono   accolti dal governo,  primi tra tutti la limitazione al possesso da parte dell’azienda del corpo di solo uno dei figli del dipendente, e  non a quelli di tutta i componenti della famiglia, com’era nell’impianto originario; nonché l’obbligo dell’uso di tutte le qualità di unguenti  per le prime 10 prestanazioni - dall’olio di oliva rigorosamente nazianale ai più esotici olii vegetanali, in opposizione ai burri e margarine origianaliamente previsti nel testo legislativo. Però, signor Presidente, in nome dei sacrosanti principi di sevizia sovrana, al sorriso obbligatorio ci opporremo con tutte le nostre forze, in parlanamento e se necessario in piazza, finanche nelle  duepiazze. Sappia fin d’ora, signora lesboarca,  che se il governo riuscirà a introdurre  la legge al paese, sarà solo dopo che verrà tolto l’articolo relativo all’obbligo di sorridere mentre si viene sodomizzati dalle autorità, meglio specificate in  datori di lavoro o equivalenti superiori e  pubblici ufficiali.

Che dire di più, cari lettori? Menomale  che c’è il Presidente  supremo Licio Gelli che vigila e tiene alta la bandiera dei valori laidi e democratici scritti nella Prostituzione della Repubblica Itali Ana, che se no chissà dove si andava a finire con questi cazzo di collusi Vatic Ani, oscurantisti  reazionari  che ora trovano ingiusto non comprendere il clero tra le autorità dello Stato,  escludendolo dall’introduzione del  progresso nel corpo sano del paese.

Larry Svizzero

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