Larry Massino is back, dispartito, tornato at home. Un caloroso abbraccio a tutto il suo pubblico, Floarea, Davide, Rita, Francesco: meno dei 25 lettori che immaginava di avere Alessandro Manzoni, ma senz'altro più qualificati.

domenica 22 gennaio 2012

Borsino icone: Marco Travaglio benino. Saviano in ribasso.


Questo fu uno dei primi critici negativi dell'opera di Roberto Saviano


L'emozione è forte, ho appena letto un articolo difendibile di Marco Travaglio (clic qui), giornalista del quale mantengo tuttavia una pessima opinione, perché messa sulla bilancia la sua produzione continuo a pensare che sia un giornalista di destra populista giudiziaria manettara, o, se vi piace di più, di sinistra populista giudiziaria manettara: sempre lì si finisce, ai prodromi di un nuovo fascismo, al quale forse avvento contribuiscono in tanti, dal proprietario della ditta  Italia dei Valori mobiliari e immobiliari, Antonio  Di Pietro, al comico in declino Beppe Grillo, proprietario del Movimento 5 stelle, allo scrittore impaurista  e giudice supremo Roberto Saviano, che invita i suoi seguaci a ritenere COLPEVOLE un accusato anche se prosciolto dal tribunale (tra parentesi, non glielo hanno detto che negli Stati Uniti il numero di reati è altissimo, così come il numero dei detenuti, corrispondente a circa cinque volte di più dell'Italia? E che  il tasso di omicidi, pur radicalmente abbassato negli ultimi dieci anni, è ancora almeno cinque volte più alto di quello dell'Italia e almeno quattro volte quello della sua travagliata Campania?). 

Torniamo a Travaglio, che corregge il tiro: vuole sì tutti in galera, ma solo quelli che ci devono stare (dice per esempio che per gli extracomunitari è già previsto lo sconto di pena di due anni con rimpatrio forzato, ma la norma non viene applicata);  chiede siano abrogate le leggi vergogna - quelle che riempiono le carceri di poveretti, anche piccoli consumatori di stupefacenti - da quella appunto sul possesso di stupefacenti, alla Cirielli sui recidivi, che contemporaneamente fa sconti per i reati dei quali in genere si macchiano i politici. Ripeto, l'articolo è da leggere, ancora di più, immagino, i commenti dei lettori.

Ps: finalmente non ha parlato  di letteratura, della quale si intende poco. Di questo voglio ringraziare Roberto Saviano, anche se,  nella lunga intervista concessa  a Daria Bignardi,  ha incredibilmente sparlato di chi lo crititica (come faceva Berlusconi, uguale uguale), ma senza fare neanche un nome, direi in maniera omertosa. Boh, magari è la volta buona che gli verrà in mente di confrontrsi in uno studio TV con uno dei suoi critici, per esempio il rispettabile sociologo Alessandro Dal Lago. Debbo anche notare che lo scrittore casertano ha pubblicamente dichiarato di essere a contatto con numerosi ministri (perché?), e di essere a servizio politico di Corrado Passera (vuol dire che presto lo sarà il gruppo Repubblica Espressso...), spiegando bene che l'ex banchiere adesso ministro primario del governo del Professssor Monti  entrerà in politica con un suo partito sul modello della CDU tedesca, un partito che sarà conservatore e  cattolico (liberista ed economicista, aggiungo io). Curiosamente nessuno ne parla. Nemmeno nessuno parla dello sperticato elogio di Monti fatto da Saviano e Jovanotti nell'anteprima del programma le Invasioni Barbariche, i quali hanno dimenticato di dire che  questo è un governo di emergenza nazionale, in quanto tale provvisorio, perché privo del necessario passaggio elettorale. Boh, abbastanza inquietante: se la democrazia non gli garba più lo dicessero, facendo legittima propaganda ai governi non eletti.

Ps: il borsino delle icone è una straordinaria idea di Sergio Maria Cerruti proprietario della scuderia Immondizie Riunite.

12 commenti:

  1. Larry
    a me pare che travaglio non corregga un bel nulla, la sua propostina finale è inapplicabile come è evidente, per cui rimane il fatto grave che per non far uscire qualche centinaio di persone, posto che sia così, ne terrebbe volentieri in galera migliaia di migliaia!
    L'avversione di travaglio e di di pietro contro i famosi 18 mesi da passare agli arresti domicialiari è pertanto semplicemente indecente, senza contare che in altro articolo aveva definito l'affollamento delle carceri come "la solita scusa".


    maria m

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  2. http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/6325/

    maria m

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  3. Maria, d'accordo con te. Ma vedere Marco Travaglio chiedere l'applicazioni di leggi favorevoli ai detenuti, o l'abrogazione di leggi liberticide, mi sembrava già grasso che cola. Francamente, da un uomo di destra giustizialista, come lo è lui, non mi aspetto di più.

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  4. Negli USA cinque volte più reati gravi che in Italia? Larry, 'ste notizie non vanno bene a quest'ora. Cioè, lo sapevo, ma detto da lei sembra più "vero".

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  5. Rita i dati della delinquenza, in Italia, sono sconfortanti. Sugli omicidi, per esempio, siamo a un modesto 1 ogni 100.000 abitanti (tra l'altro avvengono in gran parte entro le mura domestiche, come si sa, ai danni delle donne), quando la media europea è intorno a 2 (il tasso della regione Campania...). Ci sono paesi del mondo dove il tasso arriva a 25, e capitali dove arriva a 150 (Caracas, ma anche Detroit sta messa maluccio, per non dire di Città del Capo). La città italiana più pericolosa è quella di Don Matteo, dove notoriamente avviene almeno un omicidio a settimana...


    Le linko un recente articolo di The Economist (che non considera il pericolosissimo Sud Africa, né il paese di Don Matteo... Ma ora va forte anche Suor Angela...)

    http://www.economist.com/blogs/dailychart/2011/10/homicide-rates

    Secondo il giornale americano il tasso medio mondiale è 6,9, (con punte di 150, credo in Sud Africa e certe città sud americane come Caracas). Gli Stati Uniti starebbero a 15-16 omicidi ogni centomila abitanti, con punte che ti puoi immaginare da sola (ci sono città, in America e in Africa, dove vivere è statisticamente più pericoloso che in Afganistan...)

    Passando ai detenuti, gli Stati Uniti detengono circa 2 milioni di cittadini, circa uno ogni 150. L'Italia, dove pure la situazione è disastrosa, 1 ogni 1.000.

    Insomma, Rita, c'è chi, anche con le romanzerie di successo, diffonde dati in un verso IMPAURISTICO. Perché?

    Ci sarebbe poi da dire degli omicidi mirati da parte dell'Intelligence israeliana ai danni dei palestinesi della striscia di Gaza e dei territori, centinaia all'anno, secondo lo stesso governo israeliano (in buona parte adolescenti e bambini, considerati danni collaterali). Ma non voglio infierire: per Marco Travaglio e Roberto Saviano Israele è la più bella democrazia del mondo. Che invece, almeno secondo Wikipedia, della quale in questo caso penso ci sia da fidarsi, a criminalità comune sta messa peggio dell'Italia, con 2,5 omicidi ogni 100.000 abitanti (peggio della Campania di Gomorra), e tanti delitti ai danni delle donne.

    http://en.wikipedia.org/wiki/Crime_in_Israel

    http://it.peacereporter.net/articolo/9786/Un+bilancio+contestato

    In questo studio statistico del governo israeliano risulta chiaramente che Israele sta messo peggio dell'Italia:

    http://cbs.gov.il/www/statistical/crime08e.pdf

    La prossima puntata la faccio sulla mafia isreliana... Se ne dicono di tutti i colori...

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    1. Grazie, Larry. Con calma mi leggerò tutti gli articoli. Personalmente la domanda che mi sembra interessante, al di là di quella relativa alla diffusione impauristica dei dati, è: perché da noi si delinque meno che altrove?

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  6. Vauro ha smatitato di stellare aduncità appena ne ha tratto l'occa-sion? Larry, che ne pensi del naso di F.N.? Vauro chiude in ribasso?

    http://www.linkiesta.it/blogs/mambo/ho-criticato-vauro-e-un-giudice-mi-ha-condannato

    Provate a immaginare Adrien Brody mentre litiga con Ibra:ilMatt., nasone.

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  7. Matt, gli è un casino. Vauro sarebbe bravo, ma lavora troppo. E poi fa umorismo da oratorio, strizzando la pagluiuzza nell'occhio ai compagni di sacrestia (invece l'umorismo che piace a me non guarda in faccia a nessuno... ché magari l'integerrimo Vauro una volta si andasse pure a vedere le sion-travi che il suo collega e vicedirettore ci infila a noi dove il principe Altan ripone l'ombrello...)

    La FN, che una volta scriveva sull'Espresso (della possidente tessera PD numero 1, Carlo De Benedetti, a sua volta parecchio sensibile alle ragioni degli israeliani, del tutto legittimamente, intendiamoci), mi pare si candidi a pigliare il posto di Oriana Fallaci, a proposito di veri seminatori d'odio... Ci volevo fare un post, ma poi mi sono detto che non è il caso di involgarire oltre il blog. Ultimamente la FN ha scritto sul Giornale dell'ex Casa Reale un articolo intitolato " Guantanamo, il carcere che ha salvato l’Occidente ". Ci sono scritte robe così:

    " Oggi possiamo dire che Guantanamo col suo intrinseco riconoscimento che lo scontro col terrore è una guerra, ha salvato un grande numero di vite umane, bloccando con regole militari ma dignitose terroristi che altrimenti non avrebbero avuto nessun motivo di fermarsi, e utilizzando una mosaico di informazioni. I metodi non sono stati tutti ortodossi, ma non c’è stata tortura crudele e incontrollata. Nell’ispezione ordinata da Obama gli ispettori verificarono che la Convenzione di Ginevra fosse completamente rispettata. La famosa tortura del waterboard durante l’amministrazione Bush fu applicata solo a tre dei cento «terroristi di valore» detenuti ".

    Capisci, Matt: solo a tre...

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  8. Che le teorie della Fiamma siano fallaci, non avevo alcun dubbio.
    Però, cazzo, Larry, il punto è che Vauro ha querelato chi gli ha detto Vauro, stai facendo umorismo pedestre, ancora ai nasoni e alle stelle stai?
    Mah, davvero è un casino.

    ilMatt., abbasso i disc'orsi

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  9. C'è nervosismo... o nerborismo, ora non mi ricordo la parola esatta. Secondo me gli è proprio Fallace la Fiamma.

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  10. La Fiamma è Fallace, concordo ;)
    Alla fin fine son gargarismi.

    ilMatt., bomber-o

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  11. @rita
    in italia si delinque meno che altrove, è vero, se per altrove si pensa agli usa la risposta è che in italia e in europa esiste lo stato sociale, è questo che frena e limita una certa delinquenza,sono stati fatti in proposito degli studi che ora non saprei citare ma che sono diventati senso comune.

    maria.m

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