Larry Massino is back, dispartito, tornato at home. Un caloroso abbraccio a tutto il suo pubblico, Floarea, Davide, Rita, Francesco: meno dei 25 lettori che immaginava di avere Alessandro Manzoni, ma senz'altro più qualificati.

mercoledì 18 agosto 2010

Giuseppe Montesano (da un'intervista)

Io credo che quest’uso del linguaggio immiserito sia una delle tante forme di violenza alle quali siamo sottoposti. Non crediate che sia solo il dialetto ad essere misero, è misera anche la lingua italiana che parliamo, per esempio la lingua della televisione. Anche questa è una forma di violenza, perché la lingua è parte del nostro essere, e impoverirla vuol dire impoverire i nostri sentimenti. Noi ci illudiamo che i sentimenti siano spontanei. Non è vero, siamo esseri civili, cioè profondamente linguistici, e impoverire uno dei nostri elementi, che è il linguaggio, significa impoverire tutto.

2 commenti:

  1. il linguaggio è un bastone che soffia sulla sabbia. la sabbia dei suoni e quella dei simboli. mi chiedo 'fonerò' o 'parlerò'?. oggi è molto più ricco di figuri e maschere la testa di un parlante dialettale sui sessant'anni che un ominus-standard-television. d'altronde la società ha virato massivamente verso il consumo, il capitaletto e il mattone. l'economia si fa con due parole, mi pare. non c'è più bisogno d'imbonitori, neppure. il desiderio di acquisire è più forte della forza midollare. con una tanto povera babele, una babele di tre parole, ci si aspetta di creare, individuare, evolvere? le parole sono rimaste prigioniere di vocabolari troppo mastodontici e inceneriti. speriamo di salvare l'elocuzione incidendo epigrafi come dizionari dell'uso. il lessico non esiste che nei cervelli dei parlanti. oggi le parole non si imparano. ci si accontenta del rancio di caserma. quante parole conosci, biberon?
    si contano nel posacenere. quelle di troppo non si usano, non ci capiscono sennò. le si disimpara, di ritorno. 4 paroline crociate che fanno la crociata per capirsi tra di loro. tra poco moriranno anche i connettivi. voilà. un'altra bara che si interra e addio belli!

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  2. Per i greci i barbari erano quelli che non parlavano la loro lingua ma a incomprensibili ba..ba...ba..,il fatto che tagliavano teste e ti squartavano non contava.Giustamente.
    Che popolo di raffinati e scorretti esteti!

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