La poesia mi piace, ma questa mania che hanno tutti di scriver poesie non la capisco.
Larry Massino is back, dispartito, tornato at home. Un caloroso abbraccio a tutto il suo pubblico, Floarea, Davide, Rita, Francesco: meno dei 25 lettori che immaginava di avere Alessandro Manzoni, ma senz'altro più qualificati.
venerdì 13 agosto 2010
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Una volta nemmeno io, poi ho provato a scriverne, ho visto che è facile e gratificante, ed ora la capisco. E'un bene: innalzerà il livello di comprensione generale e quello d'ingresso alla vera arte, sebbene la gran massa dei medi (mediocri è termine troppo insultante) digrignerà i denti maledicendo tutti questi nuovi arrivi. Dovrebbe succedere così anche nell'arte: tutti dovrebbero far proprie le facili magie del ready made e della giustapposizione incongrua, degli schizzi, dei graffi e del collage, così i migliori dovranno sforzarsi ad escogitare qualcosa di meno scontato e noioso.
RispondiEliminaPerchè le parole sembran facili da maneggiare,le usano ogni giorno...già qualche problema lo hanno con la scultura,con la musica,un codice specifico non per tutti ...tutti invece si sentono poeti,molto meno scultori e musicisti...anche se c'è sempre qualcuno pronto a dire,e ad essere creduto,che potrebbe suonare meglio di Richter o di Charlie Parker o che Proust è noioso e l'Ulisse è incomprensibile,meglio i Wu Ming...o le poesie di Bevilacqua Alberto..e di Erri de Luca,traduttore da osteria dall'ebraico..
RispondiEliminaBravo johnny doe, questo è il punto: perché non si mettono a auonare? Forse perché la loro incapacità risulterebbe evidente?
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