Larry Massino is back, dispartito, tornato at home. Un caloroso abbraccio a tutto il suo pubblico, Floarea, Davide, Rita, Francesco: meno dei 25 lettori che immaginava di avere Alessandro Manzoni, ma senz'altro più qualificati.

mercoledì 14 settembre 2011

Dagli a D'Alema...

Se tu metti Enrico B sulla stringa di Google viene prima Enrico Brignano poi Enrico Berlinguer... A proposito di tempo appiattito sul presente...

La politica mi interessa poco, mi interessa di più l'idiozia, anche la mia, come sa chi frequenta questa casuccia. Ma c'è idiozia e idiozia.


È in atto una campagna di stampa violentissima contro Massimo D'Alema, legittima da parte di certi interessi che per ragioni insondabili sono da sinistra favorevoli alla destra (il Fatto Quotidiano e il comico in declino Beppe Grillo), assolutamente idiota da parte delle anime belle che non vogliono in nessuna maniera capire che i numeri sono numeri. Il vecchio sindacalista riformista Emanuele Macaluso la faccenda dei numeri politici la spiega bene qui, andatevelo a leggere. Spiega con poche chiarissime parole che i partiti progressisti, in Italia, sono destinati a perdere qualunque elezione se non si accordano con i moderati. Macaluso cita un passo di Berlinguer del 1973:  <L’unità dei partiti dei lavoratori e delle forze della sinistra non è condizione sufficiente per garantire la difesa e il progresso della democrazia, ove a questa unità si contrapponga un blocco di partiti che si situano dal centro sino all’estrema destra>.


Massimo D'Alema, che di Enrico Berlinguer fu appunto il cosiddetto delfino, cerca da quasi venti anni  di sottrarre forze al campo avverso, facendo loro spazio almeno virtuale nell'alveo del centrosinistra: prima Di Pietro, che è uno di destra tendenzialmente autoritaria, inutile girarci intorno;  poi la Lega (Bossi cercò fino al 2000 di entrare nell'orbita del centrosinistra, ma fu stupidamente respinto; stupidamente, ripeto,  perché se gli operai votano Lega essa così definitivamente a destra non può essere... anche se colpevolmente, a volte, occupa quegli spazi politici che un tempo occupava il PCI, che, sempre detto alle anime belle, ereditò tanti tanti elettori e militanti iscritti al fascio); infine la sua politica cinica ha favorito l'uscita dal PDL di Casini e Fini. 

I partiti moderati tendenti a destra, alleati al PDL e alla Lega, come sarebbe naturale una volta uscito di scena Berlusconi, arriverebbero tra il 60 e il 70% e... forse addio democrazia. Insomma, senza alleanze o almeno forme di desistenza con i partiti moderati il PD le elezioni le perde, o, se le vince (del resto l'Ulivo sempre la regia di D'Alema ebbe...), fa accozzaglie chiamate impropriamente coalizioni, incapaci di governare perché ricattabili da tutti, anche dai piccoli partiti moderati di destra che fatalmente bisogna ammettere per ragioni... numeriche (si pensi a Mastella), o partiti di estrema sinistra che appena possono consegnano il governo alla destra (Rifondazione Comunista).


D'Alema è il massimo politico italiano. Sua fu anche la regia dell'elezione di Giorgio Napolitano, così come è lui da vicepresidente dell'internazionale socialista a tenere le fila dei rapporti con il socialismo europeo e con le massime istituzioni mondiali, a partire dall'ONU, nel quale riuscì a far passare la prima moratoria contro la pena di morte; infine D'Alema è l'unico politico italiano  di peso ad avere un dialogo aperte con Hezbollah libanesi e Hamas palestinesi, altrove, anche nel PD, considerati terroristi: non vorrei che questa fosse la vera causa di tanti livore nei suoi confronti da parte di tanti critici apertamente filoisrealiani come Eco e il solito Marco Travaglio. Come  politico, in linea di principio, come già dissi, D'Alema è affidabile quanto uno stupratore seriale. Ma questa storia che i politici debbono essere buoni e alla pari dei cittadini è una balla colossale, offende sia l'intelligenza che l'idiozia. I politici non debbono commettere reati, alla pari di qualunque altro; ma poi,  debbono saper fare politica, come i chirurghi debbono saper fare le operazioni, non stare vicini ai malati; per loro conta essere  capaci di prevalere nelle lotte di potere, che sono violente e si svolgono sopra di tutto in maniera sotterranea, dentro e fuori dai partiti. Sarà  antipatico, ma è così.


Quindi, è idiota pigliarsela con lo scienziato D'Alema che, al fine di vincere le elezioni,  o almeno di cercare di farlo, dice cose moderate per creare spazi politici che includano appunto  i partiti moderati. Come ha fatto l'altro giorno, bizanteggiando un po' attorno al matrimonio fra gay, pur chiarendo alla fine che lui è da sempre favorevole alle unioni civili, quindi a riconoscere diritti alle coppie di fatto, non solo gay.  Qui un riassunto della vicenda pare a lieto fine. Per ora...

Sì, se si ha la coscienza a posto è proprio  idiota pigliarsela con Massimo D'Alema senza sapere che così facendo si favorisce la  destra, magari pensando di  creare spazio a partiti di sinistra di eterna opposizione.

PS: la pur pessima Moratti, con un'alleanza aperta a Udc e FLI siami (pl) sicuri che a Milano perdeva?

PS2: è certo che il bravo Vendola, il quale complessivamente ha preso meno voti nel 2011 che nel 2006, senza la desistenza UDC  le elezioni per la presidenza della regione Puglia le perdeva (e addio leadership...).

PS3: e la poligamia? Non è venuto il momento di allargare il diritto alle famiglie poligamiche? La minoranza musulmana conta meno delle minoranze omosessuali? Che dice la Costituzione?

6 commenti:

  1. Io di politica ne capisco poco ... non mi piace la destra e non mi piace la sinistra ...
    Ma a quell'omino della fotografia volevo bene, ai tempi. Mi sembrava una garanzia di pulizia, ecco, e non è poco.
    E poi, da buon comunista, aveva mandato i figli a studiare in America. Non si sa mai, avrà paensato.
    E Bianca, adesso, è la corazzata Potemkin di Raitre. Un classico. Bella donna, però.
    Su D'Alema non vorrei pronunciarmi, ma quando c'è stata la possibilità di stroncare il Caimano ancora negli anni 90, con una bella legge contro il conflitto di interessi il suo governo ha latitato.
    POi su Hamas c'hai tutte le ragioni. Lì ha avuto coraggio.
    Adesso però che fa?
    Che sia uno stratega e sia intelligente non è in discussione. Ma adesso che fa?
    Per Vendola ho una antipatia di pelle.
    Vederlo mi fa venire l'orticaria.
    Io non vorrei far vincere la destra, Larry ...
    E' che non vorrei far vincere neanche questa sinistra ...
    Non volermene.

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  2. Massimo, l'importante è che facciano pari, altrimenti sono tutti tendenti all'autoritarismo... però non se ne può più di certi cialtroni... indignati in testa... rispetto al conflitto di interessi D'Alema dice che lui la legge la fece, ma non c'erano i numeri in parlamento per farla passare... poi si dimise da presidente del consiglio ecc. La Berlinguer? Magari fosse lei la leader...

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  3. Mi dispiace,ma questo signore che passa per intelligente,in concreto non ha mai combinato un bel niente.E in politica contano i risultati ,non la perenne aria di uno che crede di saperla lunga e poi alla fine non combina nulla.
    Napolitano ha preso solo i voti dei suoi,non vedo questa gran regia! L'entrata nell'internazionale socialista la deve solo a Craxi che politicamente era suo nonno,anche nei rapporti col mondo arabo.Ha fatto il presidente del consiglio per dieci minuti,l'hanno trombato come commissario europeo...ora sta al Copasir,una sinecura per trombati.Se non sbaglio c'era Rutelli...
    Quanto a vincere le elezioni,anche un bambino sa che la sinistra da sola non vincerà mai le elezioni politiche in Italia,se mom fa il miracolo Berlusconi,e che un suo leader é sempre stato perdente.Non ci vuole uno scienziato....forse termine un po' troppo generoso.

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  4. Guidoni io dico solo che sa fare la politica, che è uno scienziato e non uno stregone. E poi l'articolo non è a suo favore, ma a sfavore di chi fa campagne diffamatorie nei suoi confronti, di chi usa la diffamazione come strumento di lotta politica, mascherandosi dietro il paravento del giornalismo d'opinione. Ben venga qualcuno di meglio, ma non di peggio... Grazie per essere intervenuto.

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  5. Che l'articolo sia a suo sfavore é una opinione molto discutibile così come la gratifica della parola scienziato.Ma non voglio insistere su un personaggio che a mio modesto vedere,insieme a Veltroni,é stato il maggior reaponsabile del declino della sinistra italiana.
    Un tuttochiacchiere e distintivo
    Piuttosto non avevo colto una risposta,direi comica,ad un commento di un lettore:"La Berlinguer? Magari fosse lei la leader..."

    E' uno scherzo?

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  6. Sì, mi ero sbagliato: spero che il leader sia Ernesto Guidoni

    PS: " é " si scrive con l'accento a quell'altra maniera. Glielo dico perché è, casualmente quanto beffardamente, lo stesso errore che fa un commentatore anonimo con gravi problemi psichici che mi vuole vedere morto. Hasta Siempre Ernesto Guidoni.

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