Uomini politici del partito del Presidente di Mongrovia, rigorosamente in guanti bianchi, mentre eleggono i propri elettori, spingendoli sulla celebre carrozza del vincitore
Vabbene, il presidente della pittoresca Mongrovia è un cretino e qui e là. Però meno di quello che vuol far sembrare, quindi attenzione a ritenerlo morto. In politica, che è un'arte disgustosa, è un genio. Si è inventato, di fatto, un sistema elettorale alla rovescia che non smetterà di dare i suoi frutti se non quando Egli sarà in galera (oppure, vista l'età... statisticamente parlando... perché oramai è chiaro a tutti, qui in Mongrovia, centoventanni non camperà, dato che è anche venuto fuori che il suo stesso prete è un bugiardo truffatore che campava di cazzate...) e gli sarà sequestrato l'intero patrimonio, come può succedere anche da voi in Italia quando si viene accusati per gravi delitti di mafia.
Il sistema elettorale alla rovescia che si è inventato questo cretino di presidente mongravo, consiste nell'eleggere gli elettori e non al contrario essere eletti dagli elettori: una pensata favolosa! Che rende la democrazia davvero una faccenda popolare (popo ilare, dicono i detrattori). Prima di lui, infatti, la faccenda politica era roba da componenti delle élites, gli stessi che ora hanno provvisoriamente avuto, con il consenso dello stesso Presidente, il governo in prestito infruttuoso. Prima poteva anche capitare che qualche mantenuta sfiorasse le persone di potere, ma rimaneva una puttanella che nessuno si sognava di promuovere ministro. Lo stesso un maestro di sci, che con Lui era potuto addirittura diventare ministro degli esteri, prima doveva limitarsi a fare il valletto e la parte di uno degli amanti della moglie del Presidente. Così come gli strati popolari e la piccola borghesia erano di fatto esclusi dalle cariche pubbliche, dovevano limitarsi a far parte della corte di clienti pugolatori, alla quale si accedeva fornendo servigi di basso e bassissimo livello, portare bandiere, attaccare manifesti o calzare le scarpe appena comprate del leader per renderle più morvide. Dopo di Lui, invece, qui in Mongrovia, tutto è possibile per tutti. Questo è stato, è e sarà il Suo successo politico.
Ps: come le scuole private che promuovono i ciuchi. E i ciuchi, qui in Mongrovia, sono tanti; se si incazzano diventano maggioranza parlamentare quando vogliono. Quando vogliono...
Larry Svizzero
Ciao Larry,
RispondiEliminasono Liliana (... per gli amici, globuaz), il fratello maggiore di F., che tu conosci con il nome di fantasia "Mattolini". So che si intrattiene (senza trattenerla) spesso da queste parti ed è grazie ad una sua imbeccata che son venuto fin qua per vedere Larry Massino segnar. Belle cose. Complimenti!
Una curiosità in calcio d'angolo:
Ti è noto che a muovere le fila dei destini patrii in Mongrovia sia Marilyn Mongroe?
Cia',
globuaz
La Mongroe si è dovuta ritirare dalla scena perché eccitava troppo il corpo erettorale. Però certuni sos tengono che dietro le quinte (le quinte) ci sia ancora lei a tirare (tirare) le fila.
RispondiEliminaGrazie dei generosi complimenti. Salutami l'amico F e torna quando vuoi.