Proprio sabato mattina, poche ore dopo l'attentato di Brindisi, ho finito di leggere il romanzo Il tempo materiale, di Giorgio Vasta. Non sto a dire che finisce male, strappalacrime l'amore vince sempre... Mi preme invece dire che in quel romanzo, per tanti versi bello, c'è scritto che l'attentato di Brindisi è stato realizzato molto probabilmente da una banda di balordi, come pare stia già emergendo dalle indagini. Il romanzo di Vasta parla appunto di tre ragazzini che nel 1978 fondano una cellula terroristica, emulando le brigate rosse. Agiscono in una scuola media... Leggetelo, anche a conferma che la realtà viene sempre dopo la fantasia.
Lo so, l'opinificio nazionale si è subito scatenato a fare ipotesi ad esso più favorevoli: la paura fa vendere i giornali più della balordaggine; e, non so per quale reale motivo, si dice stabilizzi i governi... Ancora peggio fa la commozione. Speriamo che giornalisti, magistrati, profeti di sventura, indignati speciali, politici vecchi e nuovi (vergognoso lo sfruttamento a fini elettorali di Giuseppe Grillo), si facciano una ragione del fatto che a volte il grottesco non nasconde null'altro che se stesso, e che il grottesco in particolare di Brindisi è il risultato del grottesco in generale nel quale stiamo tutti precipitando da anni in questo dannato paese.
Non è vero che questa è la prima volta, che la mafia prende di mira scuola e giovani studenti.
RispondiEliminaA San Giuliano, ha ucciso 27 bambini.
A L'Aquila, 7 ragazzi.
Alla Diaz, s'è limitata a massacrarli di botte ed a umiliarli.
Dappertutto, sta rendendo loro la vita impossibile....
Una bomba la capiscono tutti.
Gli amici ed i nemici.
I vincenti ed i perdenti.
Chi c'è e chi ci sarà....
"vedi come devi fare per rispettare i patti....e/o....non pensare che quando, e se, arrivi tu, le cose cambieranno"....altro che papelli.....