Larry Massino is back, dispartito, tornato at home. Un caloroso abbraccio a tutto il suo pubblico, Floarea, Davide, Rita, Francesco: meno dei 25 lettori che immaginava di avere Alessandro Manzoni, ma senz'altro più qualificati.

lunedì 11 luglio 2011

Aldo Fabrizi parla della cultura in Italia


Il grandissimo comico romano  aveva previsto tutto di quello che sarebbe successo alla cultura italica a seguito dell'avvento dei pubblici fidanziamenti, in termini di affollamento e di caos attorno alle sue fonti  (clic), i tanto vituperati politici, che invece, sotto sotto... inconsciamente,  li vogliono tutti  come lenoni, intendo dire protettori, senza offesa per nessuno. I rivoluzionari occupanti del teatro Valle di Roma, vogliono addirittura il Presidente della Repubblica come garante del loro modesto progetto di gestione futura del teatro,  teso a  favorire una nuova drammaturgia (non sanno nemmeno cos'è, almeno alla luce delle scoperte formali novecentesche, quelle che hanno messo in atto artisti come Carmelo Bene, Leo De Berardinis,  Carlo Cecchi, Peter Brook, Bob Wilson, Eimuntas Nekrosius, Heiner Muller e altri che non sto ad annoiare con elenchi in ogni caso incompleti), non sia mai che facciano qualcosa all'insaputa delle Istituzioni, magari contro la loro repellenza a qualunque forma di libertà creativa (clic). Questi rivoluzionari qui vogliono più Stato, non gli basta quello che c'è stato finora, rappresentato da Gianni Letta, il clericale protettore del teatro più sciagurato che si pratica in Italia, quello cosiddetto di prosa che riempie i cartelloni dei principali teatri, Valle compreso,  attraverso la pratica pastettara  degli scambi tra i teatri produttori, sostanzialmente i Teatri Stabili, che assorbono gran parte delle risorse pubbliche. La verità è che la libertà creativa, a questi rappresentatori dell'ovvio, non gli serve. Basta vedere i nomi degli artisti più impegnati nell'occupazione. Ci mancava pure Jovanotti... giusto preludio al   trionfale arrivo di Walter Veltroni,  il peggior politico italiano, di cui gli occupanti stanno mettendo in atto la nefasta ideologia culturale.

La raffinata metafora di Aldo Fabrizi smistatore ritengo  valga anche per l'attuale dibattito letterario, inispecie per il recente gruppo TQ, affollato da cooptati trenta quarantenni, che si sentono poco protetti e richiedono supplementi di lenonità istituzionale.

5 commenti:

  1. ...chè a frequentar 'sto blog mi sto sviando :)

    Ma frocoleatenne, Larry, dei TQ. Settimana scorsa ho scoperto che il manifesto TQ è stato pubblicato dal Sole24ore, dal SOLE24ORE!, ma ridatemi Fabrizi, Sora Lella e Alberto Sordi: ve lo meritate Nanni Moretti, ve lo meritate!

    Sogni d'or(c)o a tutti

    cia' Larry

    ilMatt.

    ps:prima che faccio una gaffe. Eimuntas Nekrosius: incredibile, esiste, che nome. Sto in loop: eimuntasnekrosius eimuntasnekrosius eimuntasnekrosius ...

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  2. Non t'offendere, Matt, te lo dico in simil endecasillabo: mi sa che tu se' sviato de natura...

    ciao.

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  3. eimuntasnekrosius eimuntasnekrosius eimuntasnekrosius ...

    ilMatt., brufoloso prototiccù, seguace della letteratura nerd-americana [che Dyo me ne Scampìa]

    eimuntasnekrosius eimuntasnekrosius eimuntasnekrosius

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  4. per lettura nerd-americana faresti bene a leggere DFW, anche tutto. Potresti partire da Scherzo Infinito, scritto insieme a Guglielmo Shakespeare.
    mi dispiace non poterti dare titoli sui TQ.

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  5. Thx.
    Per ora, mi ingurgito Brevi interviste, che dal-lo (s)crollar di (tito)lanze mi pare un buon dolcetto. Dopodiché, se ne avrò le forze (mi do al curturismo ad es.), mi strafogo pure la megatorta con scherzetto.

    eimuntasnekrosius eimuntasnekrosius

    ilMatt.

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