Larry Massino is back, dispartito, tornato at home. Un caloroso abbraccio a tutto il suo pubblico, Floarea, Davide, Rita, Francesco: meno dei 25 lettori che immaginava di avere Alessandro Manzoni, ma senz'altro più qualificati.

mercoledì 15 giugno 2011

Grazie addio ha vinto la politica e ha perso il populismo


 operai al lavoro per mettere la prima pietra del ponte di Messina entro il 2050


A me questo fatto che gli italiani sono idioti  quando votano come  non ci garba, ma diventano un grande popolo quando invece votano come  ci garba, ‘un mi torna.

Primaditutto bisogna dire che ha vinto la politica antica, hanno vinto i partiti, perché se non ci mettevano organizzazione e faccia la CGIL, il PD, perfino Casini, Polverini,  Zaia  e Maroni il quorum se lo sognavano i comitati, comico in declino Grillo e tribuno di Pietro. Secondariamente, acqua pubblica vuol dire semplicemente che i politici continueranno ad amministrare i servizi pubblici utilizzando le aziende municipalizzate come borsellino dei partiti, assegnandosi stipendi da magna magnager e assecondando i bisogni lavorativi dei loro a volte sfaticati clienti-sostenitori, nei loro bacini elettorali; i costi  degli sprechi verranno spalmati sulle bollette dell’acqua e dei servizi che forniscono le aziende pubbliche: questa è la democrazia, bellezza! Comunque, sempre meglio che spalmare sulle bollette i profitti a prescindere dei  capitalisti senza capitale, così come avviene per i pedaggi delle autostrade regalate dallo Stato ai più funambolici prenditori italiani.

L’Italia vera, sempre di più, a me pare rimanga  del tutto ignota, sia  a chi la dirige sia a chi la commenta, magari da Parigi, come fa la comunque ottima Barbara Spinelli, che come suo padre tende a pensare che una classe dirigente ben selezionata è l’unico strumento di salvaguardia dalla barbarie (lo penso puro io), anche se ogni suo singolo componente  fregherà un po’, se non altro  al fine di essere rieletto. In ogni caso, chi non è scemo sa benissimo che fregare 'o veramento, alla grande, sui pubblici denari, frega la burocrazia, della quale, guarda un po',  nessuno parla.

Credo che bisogna finalmente smetterla di esaltare la bontà del popolo, da una parte politica e dall’altra, dato che è lo stesso popolo composto da persone disposte a  qualunque schifezza morale pur di accaparrarsi un qualche privilegio (salvo pochi integerrimi, che  più che altro ne fanno una questione estetica, e salvo i tanti che non hanno rapporti diretti con il potere). Bisogna che chi ha voglia di far politica  torni invece ad occuparsi di cose noiose: di istituzioni,  di miglioramento dei  meccanismi giuridici che sottostanno al loro funzionamento, di controllo sulle deliberazioni di chi amministra. Bisogna trovare il modo di permettere ai vari interessi in campo di confliggere tra di loro alla luce del sole, altrimenti lo faranno, lo fanno, sempre di più all’ombra, nell’occulto, a volte vicino alle organizzazioni criminali. Bisogna trovare il modo di occuparsi di banche, perché mentre i poveri cristi si affannano a tirare avanti, esse finanziano imprese fallimentari di questo o quel notabile, per decine e centinaia di milioni di euro, senza un cazzo di garanzie, mentre se tu hai una favolosa idea di impresa neanche ti guardano in faccia, mentre tu se  vai sotto sul tuo conto corrente di un euro ti applicano tassi usurari e ti rovinano.

PS: le centrali nucleari andavano fatte, era un modo per ingraziarsi la Francia che ce le avrebbe vendute, perché gli sono rimaste sul groppone, giusto 5: ora, dato che detiene almeno un quinto del debito pubblico italiano, troverà il modo di vendicarsi. D’altra parte, costruire le centrali era un modo per aggirare le norme della comunità europea contro i finanziamenti dello Stato alle imprese private, ed era un modo per creare lavoro. Il problema, semmai, revisione di un capitolato dopo revisione di un capitolato, era non farle finire mai, non farle partire mai... quelle cazzo di centrali! In questo noi italiani siamo campioni del mondo, popolo e classe dirigente.
centrale nucleare costruita a regola d'arte in Italia  

1 commento:

  1. http://delteatro.it/dizionario_dello_spettacolo_del_900/c/cafechantant.php

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