Larry Massino is back, dispartito, tornato at home. Un caloroso abbraccio a tutto il suo pubblico, Floarea, Davide, Rita, Francesco: meno dei 25 lettori che immaginava di avere Alessandro Manzoni, ma senz'altro più qualificati.
Larry Massino is back, dispartito, tornato at home. Un caloroso abbraccio a tutto il suo pubblico, Floarea, Davide, Rita, Francesco: meno dei 25 lettori che immaginava di avere Alessandro Manzoni, ma senz'altro più qualificati.
Dicete la verità, signore Larry: vi sentite un poco triste? Oh, madonna dell'incoronata, e perchè? Non lo avevate pensato pure un poco voi che il finale poteva andare a finire così? E non vi dimenticate che noi siamo ignoti, che non lo so se c'abbiamo il diritto che ci possiamo mettere a pensare e a piangere. Che, ci vogliamo che ci conoscono tutti, che non è vero che ci siamo abituati che la vita è così? E che devono dire la gente, che facciamo solo a vedere che ci piace a farci una piccola risatina seria pure quando non ci sentiamo bene nemmeno un poco? Volete che ci devono dire che siamo professionisti ciucci e bugiardi, pure?...Non ce lo dobbiamo fare sapere mai a nessuno... Stasera mi avevo deciso che vi volevo parlare della trasmissione, che mo s'è finita, di quello scrittore di Napoli che si gratta sempre la capa. Ma un'altra volta se ne parla. Mo vi voglio dire na cosa più importante e bella assai; non pensate nemmeno per il minimo che mi voglio mettere a fare lo scoperchiatore di artisti, chè non ci centra niente co lo mestiere mio, ma se voi invece lo sapete e lo potete fare sto lavoro, forse, potete trovare una ignota che è veramente speciale, per me. E' na giovine che dice le cose che sono successe al telegiornale di La7 all'una e mezzo di mezzogiorno...io non lo so come può venire in testa, a uno, di chiamare una televsione così... Sta sacrificata sopra a quella sedia; per me può diventare conosciuta in tutto il mondo, se voi ce lo fate capire che lei è così...io non sento na parola, la guardo soltanto. Fatemi questo piacere, se potete, chè ve lo fate pure a voi, a lei e a tutti li cristiani che li piacciono le cose belle: chiamatela. Quando incomincia a parlare viene scritto sopra a lei Francesca, che penso che è il nome. Di cognome fa Todini. Se diventa ignota come dico io non muore mai nemmeno lei.
Madonna, la Francesca Todini... Ha un viso che potrei contemplare per ore senza stancarmi mai. Come una madonna di qualcheduno del dugento o tregento o quattrogento... Massimo
non guardo la tv a quell'ora seddiovuole... ma a qualunque Francesca a cui volessi bene augurerei di rimanere sconosciuta in tutto il mondo, il più possibile, pervia che la conoscitudine è la vera dannazione, come mi sembra che sapete già di per conto Vostro. però mi piacerebbe che ci parlaste di quello scrittore di napoli che si gratta la capa, perché per me il Vostro punto di vista è quasi sempre sorprendente. a me mi dicono tutti che ci ho la fissa, ma penso che se l'italiano mediano si emoziona con quelle robe lì vuol dire male, molto male per tutti.
per il resto, dite bene, noi siamo ignoti, non ci possiamo permettere di scimmiottare l'ipocrisia di quei disgraziati noti a tutti quanti, che soffrono tanto perché più nessuno li tratta di imbecille come fa chiunque deficiente con noi, e come facciamo noi con loro...
(ti avevo risposto nel post sbagliato, rimetto qui) bisognerebbe una volta andare a uno di questi eventi e minacciare chiunque applauda di ricevere la stessa quantità di maneggiamenti direttamente sulla faccia. se ci fosse davvero una cultura si farebbero certe discussioni che non si fanno perché non c'è una cultura. ho visto che qualche tempo fa ilvo diamanti ne parlava su ri pubblica, ma con poca classe: sapessero almeno copiare...
Dicete la verità, signore Larry: vi sentite un poco triste? Oh, madonna dell'incoronata, e perchè? Non lo avevate pensato pure un poco voi che il finale poteva andare a finire così? E non vi dimenticate che noi siamo ignoti, che non lo so se c'abbiamo il diritto che ci possiamo mettere a pensare e a piangere. Che, ci vogliamo che ci conoscono tutti, che non è vero che ci siamo abituati che la vita è così? E che devono dire la gente, che facciamo solo a vedere che ci piace a farci una piccola risatina seria pure quando non ci sentiamo bene nemmeno un poco? Volete che ci devono dire che siamo professionisti ciucci e bugiardi, pure?...Non ce lo dobbiamo fare sapere mai a nessuno...
RispondiEliminaStasera mi avevo deciso che vi volevo parlare della trasmissione, che mo s'è finita, di quello scrittore di Napoli che si gratta sempre la capa. Ma un'altra volta se ne parla.
Mo vi voglio dire na cosa più importante e bella assai; non pensate nemmeno per il minimo che mi voglio mettere a fare lo scoperchiatore di artisti, chè non ci centra niente co lo mestiere mio, ma se voi invece lo sapete e lo potete fare sto lavoro, forse, potete trovare una ignota che è veramente speciale, per me.
E' na giovine che dice le cose che sono successe al telegiornale di La7 all'una e mezzo di mezzogiorno...io non lo so come può venire in testa, a uno, di chiamare una televsione così...
Sta sacrificata sopra a quella sedia; per me può diventare conosciuta in tutto il mondo, se voi ce lo fate capire che lei è così...io non sento na parola, la guardo soltanto. Fatemi questo piacere, se potete, chè ve lo fate pure a voi, a lei e a tutti li cristiani che li piacciono le cose belle: chiamatela.
Quando incomincia a parlare viene scritto sopra a lei Francesca, che penso che è il nome. Di cognome fa Todini.
Se diventa ignota come dico io non muore mai nemmeno lei.
Madonna, la Francesca Todini... Ha un viso che potrei contemplare per ore senza stancarmi mai. Come una madonna di qualcheduno del dugento o tregento o quattrogento...
RispondiEliminaMassimo
@contadino della sua terra
RispondiEliminanon guardo la tv a quell'ora seddiovuole... ma a qualunque Francesca a cui volessi bene augurerei di rimanere sconosciuta in tutto il mondo, il più possibile, pervia che la conoscitudine è la vera dannazione, come mi sembra che sapete già di per conto Vostro. però mi piacerebbe che ci parlaste di quello scrittore di napoli che si gratta la capa, perché per me il Vostro punto di vista è quasi sempre sorprendente. a me mi dicono tutti che ci ho la fissa, ma penso che se l'italiano mediano si emoziona con quelle robe lì vuol dire male, molto male per tutti.
per il resto, dite bene, noi siamo ignoti, non ci possiamo permettere di scimmiottare l'ipocrisia di quei disgraziati noti a tutti quanti, che soffrono tanto perché più nessuno li tratta di imbecille come fa chiunque deficiente con noi, e come facciamo noi con loro...
(una nota. neanche monicelli è sfuggito alla dittatura dell'applauso al catafalco. giù da me)
RispondiElimina@giù da me
RispondiElimina(ti avevo risposto nel post sbagliato, rimetto qui) bisognerebbe una volta andare a uno di questi eventi e minacciare chiunque applauda di ricevere la stessa quantità di maneggiamenti direttamente sulla faccia. se ci fosse davvero una cultura si farebbero certe discussioni che non si fanno perché non c'è una cultura. ho visto che qualche tempo fa ilvo diamanti ne parlava su ri pubblica, ma con poca classe: sapessero almeno copiare...