Spesso la gente mi chiede quali sono i miei hobbies, cosa faccio per divertimento. Non riesco mai a pensare a nulla. Mi prendono dei grossi sensi di colpa all'idea di fare una vacanza; e mi sento molto a disagio se sto facendo qualcosa che non sia il mio lavoro. Il lavoro è vita per me, è l"unica ragione di vita; e in più ho anche la fede quasi religiosa che essere utili è tutto. Mi capita qualche volta di trovarmi a contatto con gente triste che mi chiede: "Per cosa vivo, quale è la mia ragione di vita?". La risposta "Lavoro" non va sempre bene. E allora rispondo prontamente, anche se un po" sentenziosamente: "Essere utili; se tu soltanto potessi credere in quest'ideale, se tutti potessero, allora nessuno, dalla regina alla più umile donna di fatica, avrebbe mai la sensazione di vivere per nulla". (Laurence Olivier, confessione di un peccatore )
Larry Massino is back, dispartito, tornato at home. Un caloroso abbraccio a tutto il suo pubblico, Floarea, Davide, Rita, Francesco: meno dei 25 lettori che immaginava di avere Alessandro Manzoni, ma senz'altro più qualificati.
venerdì 26 novembre 2010
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Scusasse signor Larry,come già lei sa,sono un inguaribile pessimista e cinico sui destini dell'homo insapiens insipiens,insomma una canaglia per la vulgata..sarebbe bello questo voler essere..qualche volta ci si riesce pure ..ma è come la famosa storia di vuotare il mare in una buca..
RispondiEliminaQuanto ad Olivier lo stimo più come uomo di teatro che come peccatore.
non si può negare che darsi un'utilità è meno pericoloso che non avere altro che tempo immobile, che scorre
RispondiElimina@johnny doe
RispondiEliminaio tenderei a stimarlo, olivier, anche come peccatore: per quel poco che so ne faceva di cotte e di crude, anche in palcoscenico.
@daniz
l'utilità che intende olivier non è mica aiutare le vecchiette ad attraversare sulle striscie. faceva teatro, produceva il tempo immobile che scorre, come ben dici tu.