Larry Massino is back, dispartito, tornato at home. Un caloroso abbraccio a tutto il suo pubblico, Floarea, Davide, Rita, Francesco: meno dei 25 lettori che immaginava di avere Alessandro Manzoni, ma senz'altro più qualificati.

martedì 30 novembre 2010

Ricchezza mezza bellezza: una rivoluzione dolce per Mario Monicelli


Mario Monicelli è uscito di scena in modo assai  elegante, non solo  per lo sciagurato volo, ma perché, oltre al suo bel cinema, lascia  negli italiani perbene il dubbio che essi non siano così perbene come vogliono far credere. Monicelli ha detto pochi mesi fa  che gli italiani  si debbono ribellare, fare una vera e propria rivoluzione, come non ce n’è mai state in Italia. Ma gli italiani  questa rivoluzione non la faranno, nemmeno gli italiani giovani, che  rimarranno sui loro freddi  scalini a farsi le canne o a corteggiarsi o a immaginare fughe (fighe?) all’estero, in attesa che qualche parente li sistemi in qualche modo, magari lasciandoli eredi di qualche cosa acquisito nei decenni fintogloriosi del boom, dei quali, del resto, il maestro Monicelli ci ha lasciato ritratti impietosi. 

Ci è da sperare (che brutta parola, lo diceva anche Monicelli!) almeno nei più disparati, giovani o meno? Macché: i disparati di solito fanno un po’ di casino, se trovano il modo di riunirsi, ma poi, di fronte a un bel piatto di pastasciutta, magnéno.

E allora? Saranno ancora una volta i benestanti a fare una finta rivoluzione? Possibile che gli italiani, almeno quelli più in difficoltà, diciamo quelli nati dal 1960 in poi, non si rifiutino, in blocco, di pagare i debiti fatti dai loro smargiassi genitori o nonni, i quali,  vivendo per decenni al di sopra delle loro possibilità, hanno lasciato alle generazioni future un debito  impossibile da ripianare, se non mettendo le mani in tasca a chi si è arricchito davvero?

Vediamo come. Si dice che l’Italia sia campione nel risparmio, che  la ricchezza in possesso delle famiglie è 5-6 volte superiore al debito dello Stato, cioè di tutti noi. Ma quante e quali famiglie? Penso che la vera ricchezza, diciamo il 90% di essa, è in mano a non più del 10% delle famiglie. E penso che debbano essere loro a pagare, senza nulla  chiedere in cambio se non la rispettabilità dovuta a chi fa un gesto magnanimo. Ci vuole una tassa patrimoniale. Ma non si tratta di fare  una patrimoniale così, all’acqua di rose. No! Qui ci vuole  qualche cosa di epocale, una strasuperpatrimoniale da 900-1000 miliardi di euro, che sono una cifra pazzesca, bisogna ammetterlo. Oh, intendiamoci, questi ricchi a cui spetta la salvezza dello Stato, questa tassa una tantum la possono pagare anche a rate, mica ci mettiamo a fare rastrellamenti di ori e preziosi casa per casa. Anzi, possono fare anche solo da garanti del debito, come del resto fanno già ora comprando i bot, ma questa volta senza riscuotere interessi sulla metà dei bot che si dovrebbero impegnare a comprare finché le casse dello Stato saranno riaccomodate, quando il paese avrà prodotto nuova ricchezza (della quale, del resto,   sempre ai ricchi, temo, spetterebbe la fetta più sostanziosa...). Si otterrebbero almeno tre risultati: 1) i ricchi tornerebbero a diventare in gran parte rispettabili borghesi, che ci tengono; 2) si potrebbe ricominciare a investire sul futuro di tutti, sulla ricerca in particolar modo, perché senza ricerca non c'è futuro alcuno; 3) l’Europa la smetterebbe di romperci il cazzo un giorno sì e un giorno no, come fa da venti anni. 

Facciamola questa patrimoniale, cominciamo perlomeno a discuterne. Lo dico anche a favore dei più ricchi, che a seguito di un fallimento dello Stato rischiano di ritrovarsi nella condizione di espatriare andando a ricongiungersi con parte dei loro beni, già da tempo sistemati oltreconfine. Lo dico soprattutto a favore dei ricchi nomenclati,  per tutelare il loro status, perché una cosa  è essere ricchi a casa propria, un’altra essere ricchi chissà in quali Antille  dove sei destinato a  non contare proprio nulla. 

E gli svantaggiati, i poveri? Ai poveri è chiesto solo di rifiutarsi di pagare debiti che non hanno fatto, dai quali non hanno goduto granché benefici nemmeno le loro famiglie di provenienza. Il maestro Monicelli sarebbe contento pure lui di questa rivoluzione dolce, dolce come lui.

17 commenti:

  1. Larry, io ti quoto completamente, solo che la vedo un po' difficile...
    Massimo

    PS Gilles Deleuze, Gabriella Ferri, Primo Levi, Mario Monicelli... farla finita SALTANDO è un modo di abbandonare la vita quanto mai vitale, oserei dire muscolare. Come tirare l'ultimo sospiro assieme a tutto il mondo.

    RispondiElimina
  2. @massimo

    faccio un po' il filosofo e ti dico che le cose difficili, nei sistemi complessi, sono le uniche possibili. se no si può continuare a dare la colpa ai malamente delle mafie, ma è una versione di copertura con la quale non si va da nessuna parte. comunque non me ne può fregare di meno dei problemi italici, sono convinto da anni che la soluzione per un individuo sano di mente è quella di abbandonare il suolo patrigno, in modo letterale o figurato (meglio il primo chi può permetterselo). era solo un omaggio dovuto a uno che mi sta simpatico, del quale sto vedendo ora ora l'incredibile armata brancaleone.

    non lo dire a NI che il salto dei suicidi è muscolare, se no dicono che il suicidio per salto è di destra...

    RispondiElimina
  3. @ Larry Massino
    "non lo dire a NI che il salto dei suicidi è muscolare, se no dicono che il suicidio per salto è di destra... "


    Oops, non ci avevo pensato...
    Magari è un po' di destra davvero...
    Speriamo che a NI non se ne accorgano...

    Anche a me Monicelli sta simpatico e adesso ancora di più, poveretto. In Italia non sono molti quelli che decidono per sé, fottendosene di vaticano e compagnia bella.
    Meravigliosa l'armata brancaleone.

    RispondiElimina
  4. Una volta le classi privilegiate eran tali anche perchè si assumevano l'onere di difendere lo stato o comunque avevan certi obblighi nei suoi confronti.Tanto andava comunque e sempre a lor vantaggio,come da copione,ma almeno....
    Ora siam in mano solo ai bottegai,tutti diritti,niente obblighi.
    La patrimoniale,unico mezzo per ridar dignità alla cosidetta crema di noccioline,è lontano anni luce dalle menti di tutto il cocuzzaro amante del pueblo per contratto e se qualcun ne parla,lo fa perchè è un po' incazzato per aver perso l'aereo o perchè la squadra del cuore ha perso.
    Detto questo,per i peones è stato,è e sarà sempre notte fonda a prescindere,come disse,fin a che punto ironicamente non si sa, un gran filosofo dittatore portoghese "I poveri devon aver coscienza che sono poveri".
    Amen

    RispondiElimina
  5. Sottoscrivo in pieno l'idea di una superpatrimoniale. Una sola cosa nel post mi ha lievemente infastidito, ma non te ne faccio una colpa. La retorica richiede le sue generalizzazioni, il fatto è che questi nonni e genitori smargiassi che vivevano al di sopra delle loro possibilità io non li ho proprio avuti. Ho avuto dei nonni e dei genitori che - perdonerai il mio, di empito retorico - si sono fatti un culo così, come le proverbiali formichine. Gente magari un po' lontana da certi trend del pensiero. Votanti PCI dalle esistenze piuttosto frugali, che semmai subivano gli sberleffi (da sinistra, naturalmente) perché non sapevano "godersi la vita". Potrebbe essere soltanto un problema mio. E invece temo che di formichine così - il nostro vero welfare state - ce ne siano state tante, in Itaglia. Per cui il famoso debito credo l'abbia fatto qualcun altro.

    RispondiElimina
  6. una diversa finanziaria sarebbe possibile
    maria

    La manovra di Sbilanciamoci! del 2011 è di 25 miliardi e 596 milioni.
    Il 23 novembre, presso la Sala Stampa del Senato, è stato presentato l'11° Rapporto della campagna Sbilanciamoci! che - come ogni anno - presenta il punto di vista e le controproposte della società civile in occasione della discussione del Bilancio dello Stato e della Legge di Stabilità.
    La manovra di Sbilanciamoci! prevede entrate dalla tassa patrimoniale (10 miliardi e 500 milioni), dalla riduzione delle spese militari (oltre 5 miliardi), dalla cancellazione dei finanziamenti al Ponte sullo stretto e alle grandi opere (più di 1 miliardo e 500 milioni) e da un'altra serie di interventi (abolizione dei sussidi alle scuole private, introduzione dell'open source nella Pubblica Amministrazione, ecc.). Nel contempo la proposta di Sbilanciamoci! è di investire le risorse recuperate nella difesa del potere d'acquisto dei redditi, nelle politiche sociali, nella scuola e nell'università, nelle “piccole opere” (mobilità sostenibile, riassetto idrogeologico, messa in sicurezza nelle scuole) di cui il paese ha drammaticamente bisogno. Inoltre servono investimenti nelle energie rinnovabili e nelle produzioni e consumi della “green economy”.


    http://www.sbilanciamoci.org/

    RispondiElimina
  7. @johnny doe

    in quel modo lì era ai tempi dei faraoni, ora magari sono tempi di faraone... i dittatori non mi garbano. i poveri invece mi garbano. ma no i poveri colti, che quelli non mi garbano neanche loro.

    @flaneurotic benvenuto/a

    stessa provenienza, ma mia madre votava Democrazia, di nascosto, su consiglio della sorella suora, che odiava gli orchi comunisti come mio padre. può darsi che tu abbia ragione di credere che sono stati solo gli altri a magnare, ma è anche vero che le lotte si potevano fare in un altro modo. per esempio facendosi pagare il proprio lavoro quasi il doppio per poi decidere coi propri soldi quale pensione o quale sanità o istruzione ecc. l'estensione dei diritti ha portato questo paese a essere, di fatto, un paese comunista, a tutt'ora, dove lo stato gestisce più della metà del PIL, con tutto quello che comporta in termini di inefficienza, ruberie, tromberie, corruzioni, concussioni, promozioni di incapaci, scuola e università ridotte a allevamenti di cittadini buoni solo per dare in ostaggio (mi sembra di woody allen). medietà, medietà, medietà, più di tutto nella cosiddetta cultura. quello che è più grave ancora è che questi cittadini mediani, istruiti malissimo da un sistema scolastico che assurdamente ancora difendono, questi cittadini mediani che nulla hanno e nulla avranno mai da questo paese, hanno paura del domani, se succede qualcosa... cazzo, dovrebbero accelerare, essere loro il qualcosa che succede, dovrebbero rovesciare tutto, costringere i ricchi a dire da soli: va bene, paghiamo tutto noi, ma state buoni! invece...

    RispondiElimina
  8. Larry, non vorrai mica consegnare allo Stato italiano, come lo descrivi, i proventi della tua bella pensata patrimoniale? Sarebbe come finanziare la combriccola degli amici degli amici loro. Fare uno Stato diverso da questo, c'hanno già pensato in molti, c'hanno pure provato, non è finita bene. Potrei anche dire che in tempi antidiluviani io stesso m'ero ritrovato ingenuamente a vaneggiare in tal senso. Allontanai il pensiero accorgendomi che si sarebbe dovuti passare attraverso un purificatore macello di proporzioni bibliche: la strage dei non innocenti.
    All'immagine prevedibile delle mie braccia remiganti in sangue e altre indicibili frattaglie, mi ritrassi da ogni farneticazione mentale sociale e progressista.
    Sarebbe a dir poco un enorme sbattimento.
    I versamenti della tassa patrimoniale si potrebbero distruggere (del resto sono già distrutti visto che è un debito) oppure potrei incaricarmi io stesso di custodire la cartaccia. Non ricordo più chi sosteneva che una rivoluzione onesta dovrebbe mirare ad eliminare i ricchi così, per puro gusto della vendetta, per sobrietà e non certo col desiderio di impiantare qualche altro inghippo organizzato.
    In più ho un dubbio atroce, al quale penso quasi ogni giorno: qualcuno sa dirmi dove starebbero in realtà poi quei soldi, quei soldi veri, quelli tanti. Gli immobili si vedono, ma occorrerebbe capire a chi sono intestati, frazionati, ipotecati ecc... Soldi nelle banche ci raccontano che non ce ne stanno, anzi bisogna sostenerle le banche, in casa non li tengono, non tutti almeno. Di recente si fece anche l'ipotesi che persino l'oro del tesoro americano fosse sostiutuito da lingotti farlocchi made in Taiwan. Insomma: dove sono i soldi! Maurizio

    RispondiElimina
  9. (circuisco un vecchiaccio milionario russo o tunisino o brianzolo, mi ci unisco in patrimonio e durante il viaggio di nozze a paestum, tra un'occhiata alla tomba del tuffatore e uno sbozzo di malaccio alla prostata mi faccio ragalare una casa con vista sul golfo ... e poi, larry, da gennaio parte la campagna Ricconi di tutto il mondo adottate una fanciulla italiana, ché davvero gl'inaffidabili non t'hanno avvertito circa queste nuove forme di tassazione? sin troppo serioso questo mio commento, per cui ti saluto e ti mando un bacio (se poi sei vecchietto e anche milionario ... ) ciao, giù da me)

    RispondiElimina
  10. @maurizio

    i soldi sono quei numerini che stanno negli estratti conto bancari. c'è un altro termine che terrorizza i cosiddetti risparmiatori: CONGELAMENTO DEL DEBITO. vedrai che prima o poi lo fanno, appellandosi alla patria, all'attacco di potenze straniere, alla difesa dell'identità, insomma quelle robe lì. secondo me quelle che l'ingenuo saviano chiama mafie già comprano il debito dello stato, del quale ho letto che un buon 25% appartiene alla Francia. di solito i creditori ti tengono per le palle. o no?

    @giù da me

    non sono né un vecchietto né un buon partito, purtroppo la seconda per fortuna la prima... anche io avevo lanciato una richiesta di adottatura a simona ventura, aldo busi e romina power, che so che adottano volentieri. vedremo. anche la tua idea di campagna adottatura da gennaio mi pare buona. grazie del bacio a prestito senza interessi. ciao.

    RispondiElimina
  11. no Larry, fai uno sforzo, davvero, dove credi che siano i soldi VERI (non i numerini), io ho il sospetto che non ci siano da nessuna parte.
    Scoprire dove sono quelli è l'unico tipo di ricerca che potrebbe smuovermi. Quella scientifica mi fa troppa impressione. maurizio

    RispondiElimina
  12. @massimo

    anche franco lucentini se n'è andato in volo.

    @giù da me

    bisognerebbe una volta andare a uno di questi eventi e minacciare chiunque applauda di ricevere la stessa quantità di maneggiamenti direttamente sulla faccia. se ci fosse davvero una cultura si farebbero certe discussioni che non si fanno perché non c'è una cultura. ho visto che qualche tempo fa ilvo diamanti ne parlava su ri pubblica, ma con poca classe: sapessero almeno copiare...

    @maurizio

    la quistione c'è, e dato non mi trattenghi e non possi sforzare troppo lo sfintere, provo a dire come la pensi io. senza andare a cercare riscontramenti, che tanto raccontino quello che gli pare a loro, di contante ne circola poco: siami 60 milioni, se anche ognunodenoi disponesse di mille euro dico mille in contanti, cosachenonè, farebbe appena 60 miliardi di circolante, su una ricchezza calcolata di quasi 10.000 (diecimila) miliardi. ci è poi la quistione delle banconote da 500, che non ce n'è più una in giro invece di 30 miliardi di euro come risulta ai bravi ragionieri della banca centrale che le ha emesse. allora ho chiamato saviano che m'ha detto digli ammaurizio che si sta tranquillo, stanno in mano ai casalesi. in gran bretagna mi pare d'aver capito che le banconote da 500 euro sono fuorilegge, per via che ci farebbero i pagamenti delle attività criminali. ma anche qui, più criminale delle banche non c'è nulla, questo non glel'ho detto a saviano, per non farlo preoccupare ora che vienghino le feste. invece brecht diceva che è più criminale fondare una banca che rapinarla. infatti il contante che sparisce dalla circolazione dopo un po' la banca centrale lo può ristampare indovina chi ci guadagna? bisogna domandarsi: quanto contante sparisce al giorno? quanta ricchezza si crea dalla sparizione dei contanti? non è che la criminalità comune esegue l'atto di far sparire il contante dalla circolazione per conto delle...

    ps: un ringraziamento a saviano. pensavo anche di spedirgli delle offerte da raccogliere tra il mio pubblico, a favore dei poveri vittime delle minacce bancarie (infatti di banche non ne parla mai).

    RispondiElimina
  13. (1. "ma con poca classe" ho menzionato l'episodio avvenuto ai monti perché ricordavo il tuo post sull'applauso, o meglio, sul silenzio. l'articoletto dell'un-sociologo-è-per-sempre non l'avevo letto, la tua segnadelazione mi ha incuriosita e così l'ho trovato e me lo sono letto:ho finalmente capito chi scrive i romanzi a walter l'africano :-/ ... 2. posto qui, e non di là, tanto per far casino ... saluti, giù da me)

    RispondiElimina
  14. (con tatto ass-ange sb1kzxs3dtzy:)

    RispondiElimina
  15. ho passato un'oretta leggendoti.
    buona cosa.
    ciao

    RispondiElimina
  16. @mario ardenti

    felice di poterti intrattenere. benvenuto.

    RispondiElimina

Non sono consentiti i reati