Larry Massino is back, dispartito, tornato at home. Un caloroso abbraccio a tutto il suo pubblico, Floarea, Davide, Rita, Francesco: meno dei 25 lettori che immaginava di avere Alessandro Manzoni, ma senz'altro più qualificati.

mercoledì 24 novembre 2010

Libertà all'osso all'osso

petrolini nerone

A volte, frequentando i blog, che sarebbero le piazze di ora, si ha l'impressione che la libertà serva solo a dire VIVA ai propri, ABBASSO agli avversari e CORNUTO all'arbitro. Il dubbio che viene è che la libertà ridotta così all'osso all'osso non sia un granché da difendere. E che avrà vita facile qualunque smargiasso che, in nome della salvezza dello  STATO,  proporrà di restringere per un po’ le libertà individuali. D'altra parte quel giorno l'arbitro non ci sarà più... si tratterà solo di dire ancora meglio ABBASSO agli avversari e ancora meglio VIVA al proprio idolo. E CORNUTO a noi stessi davanti allo specchio...

8 commenti:

  1. Bravi i miei, cattivi quelli degli altri non genera nessun conflitto. E a molti va bene così. Ma il conflitto è disordine e quindi possibilità di creazione. Senza conflitto, lo sai anche tu, non c'è teatro. Io capisco che il disordine faccia paura ma qui si rischia di abituarsi ad auto restringersi le proprie libertà per non vivere il conflitto, a preferire la quiete invece di confrontarsi con ciò che è diverso e sconosciuto. Ovviamente si parla di blog, nevvero.
    GS

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  2. Il tifo è un vezzo antico e pure il cornuto,un grado zero di libertà d'accordo,il fatto è che tra gli uni e gli altri,pare non ci sia nessun arbitro a cui dar del cornuto se fischia un rigore fantasma,alla verità ci pensa poi la moviola degli organizzatori dello spettacolo.
    E più va avanti questo trucco,più la libertà va a farsi fottere.....
    Noi saremmo solo gli spettatori della truffa senza nemmeno poter menare l'arbitro,ma solo altri gingilli...
    Vero è che a molti,se ben portate,non dispiaccion nemmen le corna...
    E non solo nei blogs.

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  3. larry credo non sia caratteristica dei blog. un po' dappertutto e dappersempre le cose girolenzano così nel mondo, mi sembra. amici come me, nemici come te. l'arbitro non lo contemplavo, però ce l'hai messo, ci sta bene pure

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  4. L'arbitro è sempre destinato a sparire... rimane solo il libero... di arbitro... alla faccia della libertà... poi meglio un nemico vero, che un amico finto... il mondo è pieno di friendly foes...come dicono bene gli inglesi certe cose...
    Contadina senza terra

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  5. Contadino della sua terra26 novembre 2010 alle ore 02:05

    Che significa " Non è possibile accettare il codice Must be at most 4.096 characters specificato "?.
    Grazie e buonanotte signore Larry

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  6. @gs

    questa incapacità di gestire conflitti, anche nei blogs più " democratici " mi sa che nasconde desiderio di autorità. mi sa... naturalmente stiamo parlando di blogs, è cosa irrilevante, per fortuna nella società vera ciò non avviene...

    @johnny

    a quasi tutti della libertà non importa un fico secco. bisognerebbe aprire un circolo virtuale su Leonardo Sciascia.

    @daniz

    in verità conta solo l'arbitro: senza non c'è partita...

    @ contadina senza terra

    forse volevate dire libero arbitrio... vabbè, siete scusata perché estraniera, ho corretto io.

    @contadino della sua terra

    il messaggio vuol dire che non accetta messaggi con più di tot caratteri: vanno divisi in due o più commenti. buona giornata a Voi.

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  7. Contadino della sua terra26 novembre 2010 alle ore 23:27

    Ah, questo significa...che c'ho troppi caratteri? Meh, mo vediamo se co due ce la faccio a spedire: parola che non ho cambiato un punto e na virgola da come l'avevo scritto ieri:

    "Vediamo se so essere ancora un poco disciplinato e se so dire qualche cosa, senza andarmene per i pensieri miei, sulle parole vostre, signore Larry. Uno, voi dite che siamo diventati tutti quanti di plastica, chè, invece di stare nelle piazze veramente, quando fa freddo o fa troppo caldo o se ne viene a piovere, ci stiamo belli seduti a scrivere le cose a chi non vediamo nemmeno la faccia che tiene; che ci siamo tanto abituati a fare vedere che facciamo le cose veramente, che ci stiamo convincendo che così è il futuro, che se non c'era la rete era tutto più peggio ancora. Due, che siccome che non parliamo più colle persone che esistono veramente, ci viene più facile a dire tu sei bravo, tu sei cattivo. E non c'abbiamo più nemmeno il pensiero che uno cattivo può essere, pure, che sembra così. Ma queste cose le puoi vedere se ti sudi o se ti bagni, chè dal compiuter non si capisce niente. Tre, che se non ci piace, che nessuno ancora ce l'ha levata, la libertà di stare in mezzo a una strada, che non c'andiamo che è troppo faticoso, può succedere che se ne viene quello che capisce che non ci innervosiamo tanto, se a poco a poco, ci leva pure la libertà di plastica. Quattro, che in fondo in fondo ci sentiamo che c'abbiamo tanta ragione che ci possiamo mettere pure a fare il giudice...
    ...Na volta, quelli che non erano buoni a giocare, li mettevamo a fare il portiere; lui lo sapeva che cosa pensavano l'altri giocatori di lui: che non era buono. Ma, pure se non faceva niente, lui si metteva a s'impegnava e certe volte si buttava a terra com'a nu pazzo per diventare importante, che poi lo chiamavamo sempre. A poco a poco, sono usciti quelli che volevano stare in porta per forza, chè loro s'erano imparati quel mestiere e che non eri tu che li mettevi là. Ancora più dopo sono arrivati quelli che non erano buoni nemmeno a prendere la palla colle mani: ma volevano stare co gli altri, chè si volevano divertire un poco pure loro".....Conitinua...

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  8. Contadino ella sua terra26 novembre 2010 alle ore 23:27

    ...Continuazione...

    "Basta che non date fastidio e ci fate giocare in santa pace, dicevano l'altri; e così, questi, che erano l'arbitro, stavano in mezzo, ma nessuno se ne importava, chè non contavano niente: pure il pallone, se li toccava,,faceva finta che non esistevano. Loro dicevano soltanto le cose inutili, che tutti quanti vedevano: hai dato una pedata a quello, hai tirato la maglietta, la palla è uscita fuori la linea. Pure prima era così, ma mo lo dicevano loro e si sbagliavano quasi ogni volta...ma non erano buoni, se no giocavano. A piano a piano pure a non essere buoni a niente è diventato nu mestiero importante; chè studiano e fanno l'allenamenti per dire che non sono buoni. E quanti ce ne stanno che mo si credono chissà chi.
    Il martedì e sera andiamo a giocare a pallone nel campo piccolo, chè non ce la fidiamo più in quello grande. Non lo so l'altri tutto il resto della settimana, ma quell'oretta che ci mettiamo a camminare appresso a sto pallone moderno che cammina da solo, non teniamo i portieri: facciamo un poco ciascuno. E non teniamo l'arbitro, che nemmeno ci passa per la testa che lo dobbiamo chiamare: quel poco di fiato affumicato che teniamo lo buttiamo a bestemmiare, a gridare, a fare questione per ogni minima cosa. Ma la parita finisce sempre che ci andiamo a bere l'acqua minerale insieme, col sudore che puzziamo e senza parlare che non teniamo più nemmeno un poco di saliva. Qualcheduno fa ancora questione, ma non lo risponde nessuno. L'acqua calda che esce dalla doccia, certe volte penso io, è il motivo vero che ancora mi metto a giocare che mi può venire n'infarto; è come se è magica: ognuno capisce e si mette a chiedere scusa e ride per come era curioso prima che gli erano venuti i nervi e che, era vero, la maglietta ce l'aveva tirata veramente a quell'altro e si era perso mezz'ora a fare questione...E tutti nudi che ci sfottiamo da uno all'altro e da soli, che ce ne usciamo che le risate non si finiscono mai.
    Io non lo so, ma non credo che può essere, se l'arbitri si fanno tante risate sotto all'acqua calda e quando s'asciugano vicino allo specchio. Sicuro, non possono dire che hanno giocato..
    ...Me ne sono andato per i pensieri miei...signore Larry?".

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